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venerdì 11 luglio 2025

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 218

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 218 troviamo ristampate le ultime tavole dell'episodio Fort Defiance, scritto da G.L. Bonelli per le matite di Aurelio Galleppini, meglio conosciuto col titolo Il Giuramento, e le primissime strisce dell'episodio Pista di morte, che segnò il ritorno dopo cinque anni a Tex di Erio Nicolò, una delle colonne portanti della serie. Nicolò e a oggi, con oltre 4900 tavole texiane realizzate in carriera, saldamente al sesto posto tra gli autori più prolifici delle avventure del ranger.
Le tavole di questo Classic vennero pubblicate per la prima volta su Tex 106, uscito nell'agosto del 1969. L'illustrazione di copertina del Classic 218, finalmente è perfettamente sincronizzata col contenuto, dato che Villa per realizzare l'illustrazione si rifece a una vignetta pubblicata a pagina 50 dell'albo attualmente in edicola, sostituendo però il giovane Willer col più famoso genitore.

L'illustrazione originariamente venne realizzata dal Maestro di Lomazzo per il miniposter che chiudeva Tex Nuova Ristampa  61 del marzo 2001. Villa in quell'occasione non firmò l'illustrazione, o la firmò in un punto periferico, poi tagliato. Per il Classic la redazione ha voluto porre rimedio. Aguzzate la vista è scoprite dove hanno posizionato il classico "cvilla".
Scoperta l'origine della cover del Classic, andiamo ora, grazie alle ricerche di Francesco Bosco e Mauro Scremin, a indagare sulla genesi della copertina del numero 106, albo che nel 1969 per la prima volta pubblicò le 64 tavole di questo Classic


La fonte individuata da Bosco e Scremin è la copertina della paperback Rawhide Range firmato da Ernest Haycox. Il volume edito per la prima volta nel 1952 da Popular Library raccoglie dieci racconti western dell'autore pubblicati sulla rivista Collier's tra il 1939 e il 1948; Ma non è a quella pubblicazione che Galep si ispirò, bensì a una nuova edizione della stessa raccolta data alle stampe nel 1959, che presentava una illustrazione di copertina firmata da Robert Stanley. 


Nella versione di Galep la porta diventa un palo che sorregge un ipotetico porticato, e i baffetti appena accennati dell'avversario diventano decisamente più folti. Ancora niente rispetto all'esplosione pilifera, che vedrete nell'ultima illustrazione dl post. 
La copertina di Tex 106 è apparsa ovviamente in un altro paio di occasioni in Italia racchiusa nella grafica di Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa, con uno sfondo più definito e un accenno al pavimento rialzato di quell'ipotetico portico di cui sopra.


In Brasile hanno fatto di meglio, usando l'immagine ben quattro volte. Nella prime due occasioni grazie alla Editora Vecchi e, successivamente, per due volte sulla stessa collana Tex Coleçào; in versione specchiata nella gestione della Editora Globo e in versione originale nel periodo in cui la collana  venne pubblicata dalla Mythos.


La Williams ha utilizzato la copertina "originale" per le edizioni di Finlandia, Norvegia e Olanda nel 1972. Cinque anni più  tardi per le stesse collane di Norvegia e Olanda è stata usata la stessa cover, ma specchiata e con uno sfondo violaceo. A queste si aggiunge l'edizione svedese che non aveva mai pubblicato la cover in precedenza. In questa seconda stesura, come nelle precedenti versioni internazionali, il portico c'è ma non si vede, ma almeno si percepisce, grazie a una misteriosa ombra sul palo. 
    

La versione francese, pubblicata su Rodeo si segnala  per una volta per delle interessanti varianti cromatiche, e per il palo su cui si appoggia Tex troncato prima del confine della cover; qui il portico se anche ci fosse stato, adesso non c'è più; la versione greca di Pok, al contrario, è decisamente classica.


In area balcanica dopo la pubblicazione jugoslava sul numero 41 di Lunuv Magnus Strip, segnaliamo una più canonica versione bosniaca degli anni Duemila. 


Scendiamo sul bosforo con una paio di copertine turche, di cui quella storica di SuperTeks ridipinta da un illustratore locale che dota di due bei baffi anche il protagonista oltre che l'avversario.



Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.