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martedì 30 luglio 2024

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 193

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 193 troviamo ristampate a colori 192 strisce, di cui le prime 97 provenienti dai numeri 4 e 5 della Serie Rodeo, la 36a, e ultima, collana di Tex nel formato originale, usciti nel febbraio del 1967. A metà albo, poi, troviamo una striscia occupata dal titolo Giustizia! realizzato nel 1968 per la ristampa, sulla Seconda serie gigante, dell'ultima storia di Tex apparsa sulla 35a serie a striscia, la Serie Cobra, intitolata, in realtà, in prima stesura I predoni del Missouri. Le 94 strisce di questa storia riproposte sul Classic provengono dal numero 57 e, in parte, dal numero 58 della Serie Cobra, usciti in origine a dicembre 1966 e gennaio 1967.
Le stesse 64 pagine pubblicate su questo Classic sono state ristampate per la prima volta nel formato bonelliano, a cavallo trai numeri 91 e 92 dell'attuale serie principale di Tex, usciti a maggio e giugno del 1968. 
Il titolo del Classic, come dicevamo, è quello del cinquantasettesimo numero della Serie Cobra, ma non lo troverete nelle pagine interne perché sostituito, appunto da Giustizia!
La copertina firmata da Villa, com'è ormai consuetudine, proviene da uno dei miniposter allegati alla collana Tex Nuova Ristampa; l'illustrazione trasformata in copertina stavolta proviene dal numero 361, datato ottobre 2014.

E' una immagine ispirata non a questo episodio, ma ad Athabasca Lake, una lunga avventura firmata dalla collaudata coppia Nizzi/Fusco, e pubblicata su Tex 530/533 tra dicembre 2004 e marzo 2005. In particolare è la prima vignetta di pagina 40 del numero 531 a ispirare Villa, con l'incontro tra Tex, Carson e i predoni del fiume, pronti a cannoneggiare i due rangers.


L'illustrazione è stata usata come cover per la prima volta dai brasiliani della Mythos, per il novantaduesimo volume della Edição de Ouro di Tex, pubblicato nel settembre 2017, albo che pubblicava proprio le prime 220 tavole di Athabasca Lake.



In realtà se in redazione avessero spulciato un po' meglio tra i miniposter di Villa ne avrebbero trovato uno più calzante a questo albo, dato che si riferisce proprio alla vicenda in esso contenuta. Si tratta del miniposter pubblicato sul numero 57 del novembre 2000


Villa si immagina che Tex assista alla scena finale dell'episosio disegnato da Ticci, in cui Nashiya si reca all'impalcatura del corpo di Shedar, dopo averlo vendicato.


Due vignette dopo, nell'ultimissimo scorcio di storia, in cui un lupo ulula alla luna, troviamo anche una fonte di ispirazione per Galleppini. 


E' proprio quel lupo sulla roccia, che da lontano assiste alla scena, ad essere immortalato in primo piano, dal creatore grafico di Tex, sulla copertina del numero 5 della 36a serie a Striscia del ranger. 


Tornando alla illustrazione di Villa tratta da questa scena, segnaliamo che è già diventata una copertina sempre in Brasile e sempre per la Mythos, nel febbraio del 2002, in occasione dell'uscita di Tex Edição Histórica 52.


C'è poi un'altra copertina disegnata dal maestro Claudio Villa da Lomazzo che è legata alle pagine contenute in questo Classic. Si tratta della cover del quarantatreesimo volume della Collezione Storica a Colori di Repubblica.


La vignetta che nel 2007 ispirò Villa per questa copertina, la potete trovare in fondo a pagina 13 dell'albo in edicola.    


L'illustrazione in questione è stata utilizzata anche in Croazia della Libellus, nel maggio 2015, come copertina del volume 13 della Kolor Biblioteka dedicata al ranger. L'episodio contenuto in quel volume è proprio Vendetta Indiana di Bonelli G.L e Ticci.

 
Scoperta l'origine della cover ufficiale di questo 193° albo della più recente ristampa bonelliana di Tex, passiamo a parlare della copertina del primo albo in formato bonelliano a ristampare le pagine contenute in questo Classic, di cui non avremo più occasione di parlare in futuro, data la scelta redazionale di virare sulle copertine disegnate da Villa. La copertina in questione è quella di Tex 92: Giustizia!


Francesco Bosco e Mauro Scremin, autori degli imprescindibili volumi Western all'italiana, ci segnalano che Aurelio Galleppini per questa copertina si ispirò alla cover del paperback, edito dalla Bantam nel 1965, Hardcase, romanzo scritto nel 1941 da Luke Short, pseudonimo di Frederick Dilley Glidden.


La cover di Galleppini venne ovviamente usata anche nelle ristampe Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa, ma con la camicia di Tex del colore "ufficiale".


Fuori dai confini nazionali questa copertina è una delle più  utilizzate, anche se non in Brasile dov'è apparsa solo una volta nella Tex Coleção nel periodo gestito alla Editora Globo  


La camicia gialla fu introdotta, per questa illustrazione, già nel 1971, molti anni prima che in Italia, dalla Williams che la adotto ufficialmente per tutte le sue varie edizioni sparse per il nord Europa, a partire dalle tre scandinave, finlandese, norvegese e svedese, che vedete qui sotto nell'ordine.


Da notare come il  termine "Wanted" in alcune edizioni viene tradotto nella lingua locale, come se Tex sapesse il norvegese o lo svedese, oppure il tedesco o l'olandese. Il valore è comunque espresso in dollari, e non in corone, marchi o fiorini per fortuna.
Le altre quattro edizioni Williams, quella tedesca, inglese, olandese e danese le vedete qui sotto.


Molto più in linea con la colorazione italiana sono le copertine di Rodeo (Francia) e Zlatna Serija (Jugoslavia); completamente diversa, con improbabili camicia blu e, soprattutto, pantaloni viola, l'edizione spagnola di Buru Lan.



Chiudiamo con la copertina turca di Super Teks, completamente ridisegnata da un illustratore locale e che si segnala non solo per la taglia in turco e per il cambio di valuta da dollari a lira (turca ovviamente), ma anche per il nome del ricercato. 


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.   

venerdì 26 luglio 2024

CHARLIE ANGELO SIRINGO: IL COWBOY DETECTIVE E SCRITTORE, LE SUE IDENTITA', E ALTRI PERSONAGGI DELLA SUA VITA! – LA STORIA DEL WEST by WILSON VIEIRA – PARTE C

di Wilson Vieira

Festeggiamo il 100° appuntamento con la Storia del West di Wilson Vieira - fumettista, scrittore e storico della Frontiera brasiliano, oltre che nostro grande amico! Leggerete le avvincenti avventure di Charlie Siringo, un personaggio poliedrico che nella sua vita e passato dal mestiere di cowboy a quello di detective, da quello di scrittore a quello di consulente per la nascente industria cinematografica di Hollywood. E poi uno sguardo ai celebri personaggi che ha conosciuto nelle sua avventurosa vita. Le illustrazioni sono state selezionate e inserite nel testo dallo stesso Vieira. Prima di passare alla centesima puntata vi riportiamo un saluto speciale per l'occasione, da parte del nostro Wilson:
Finalmente, cari amici, siamo arrivati al centesimo saggio dedicato ai vari personaggi davvero importanti in quelle terre selvagge e polverose qui su DIME WEB/QUADERNI BONELLIANI con: “LA STORIA DEL WEST.”
Che vengano allora altri cento saggi Western!
Chissà se un giorno, questi nostri saggi diverranno un libro in Brasile, o in un altro Paese!?
Mah...solo il tempo ci darà questa risposta!
Un immenso grazie... ai nostri lettori abituali!
Sono veramente molto orgoglioso di questa mia collaborazione, per tutti questi anni e per quelli che devono ancora venire!
Abbracci a tutti da qui in Brasile per l’Italia!
Wilson.

E ora: Buon divertimento! (s.c. & f.m.) 




Quando Butch Cassidy e Sundance Kid arrivarono finalmente sul grande schermo della mia infanzia, tutte volte che vedevo il film, mi chiedevo nell'oscurità del cinema chi fossero gli uomini di legge senza nome che inseguivano i fuorilegge del Mucchio Selvaggio attraverso tutto l’Ovest. Il ritmo martellante degli zoccoli dei loro cavalli accentuava l'angoscia di Butch. Gli implacabili cavalieri del film possono sembrare simbolici: rappresentano il tempo che sta per scadere su Butch Cassidy (1866–1908) e Sundance Kid (1868–1908), sulla loro carriera di fuorilegge e sul Vecchio West stesso, che stava cambiando. 
Ma chi erano quei ragazzi?
Uno degli inseguitori, appresi, era un detective cowboy di nome Charles Angelo Siringo, che dedicò quattro anni e percorse 25.000 miglia nell’inseguimento. 
Conoscevo un paio di libri di Siringo, ma non mi interessai alla sua storia finché non condussi delle ricerche nell’archivio Pinkerton della Biblioteca Americana per un progetto, "The Lost Detective", sul passaggio di Samuel Dashiell Hammett (1894–1961) da giovane agente della Pinkerton a scrittore di gialli. L’archivio Pinkerton è un tesoro di manifesti di ricercati, libri di codici cifrati, rapporti operativi, disegni forensi e foto di scene del crimine. I Pinkerton lo donarono principalmente per evidenziare alcuni dei loro primi trionfi e contrastare la loro successiva reputazione di lavoro antisindacale. È una collezione fantastica, indipendentemente dal suo scopo originale.
Il nome di Samuel Dashiell Hammett non figurava nei fascicoli Pinkerton, ma quello di Charles Siringo sì, ripetutamente. Siringo era noto sia per i suoi atti eroici nell’infiltrarsi nel "Wild Bunch" e in altre bande di disperati, sia per le ripetute cause legali dell’Agenzia per soffocare i libri che continuava a pubblicare sulle sue avventure sotto copertura.


Il Wild Bunch di Butch Cassidy era una delle bande di fuorilegge con un minimo di organizzazione che operavano nell’Hole-in-the-Wall, una fortezza naturale di caverne, con uno stretto varco di accesso costantemente sorvegliato, che si trova nei pressi di Kaycee, nel Wyoming. La banda inizialmente, durante l'epopea western, era nota come “Hole in the Wall Gang”, dall'ubicazione del loro covo.
La banda è stata resa ancor più popolare dal film del 1969, Butch Cassidy e Sundance Kid, col nome Wild Bunch, Mucchio Selvaggio.
La banda era guidata da Butch Cassidy e comprendeva i suoi amici più cari: Elzy Lay (1869 – 1934), Sundance Kid, Tall Texan (1874 -1912), William “News” Carver (1868 – 1901), Orlando Camilla “Deaf Charley” Hanks (1860 – 1902), Laura Bullion (1876 – 1961), Flat-Nose Curry (1871 – 1900), Kid Curry (1867 – 1904) e Bob Meeks (? – 1912?).
Fu la banda di rapinatori di treni di maggior successo della storia del West.
C’erano numerosi fascicoli dedicati ai casi giudiziari di Pinkerton contro di lui, ma Siringo continuava a raccontare la sua storia nonostante le cause legali rovinose, come se la sua vita fosse troppo interessante per non essere narrata, indipendentemente dal contratto che aveva firmato. La sua testardaggine era affascinante. Ho studiato gran parte del materiale su Siringo nell'archivio Pinkerton.

La storia di Charlie Angelo Siringo, meglio conosciuto come Charles Siringo, è un'affascinante narrazione del Vecchio West, dai tempi delle piste per il bestiame e della nascita delle città ferroviarie, fino all'era dei fuorilegge e dei primi giorni di Hollywood. Ha incontrato figure leggendarie come il fuorilegge del Sud-Ovest Billy the Kid (1859–1881) e il leader Comanche Quanah Parker (1845–1911), e ha persino avuto alterchi con i cacciatori di bufali nel saloon di Dodge City di Bat Masterson (1853–1921).
Siringo ha trascorso due decenni sotto copertura, interpretando vari personaggi del duro West, superando in astuzia i criminali con cui faceva amicizia e poi tradiva. Questa vita camaleontica ha impedito che il suo vero carattere si fissasse nell'immaginario popolare. Viaggiava ovunque nel Vecchio West, spesso assumendo identità diverse.
Ma chi era realmente Charlie Siringo? Suo padre, originario della Sicilia, era morto quando lui aveva un anno e il 15 agosto 1867 sua madre si risposò con William Carrier a Matagorda. La famiglia vendette la loro proprietà per seguire Carrier al Nord, dove si supponeva che avesse delle proprietà. Dopo aver speso tutti i soldi della famiglia, Carrier li abbandonò.
Charlie fece vari lavori saltuari e alla fine tornò in Texas, stabilendosi a Indianola. Iniziò a lavorare nei ranch della Contea di Matagorda, per datori di lavoro come Tom Nye, Shanghai Pierce, Wiley Kuykendall, Robert Partain e W.B. Grimes. Trascorse due anni vivendo con la famiglia Horace Yeamans a Cash’s Creek, poi prese l'incarico di portare il bestiame a Nord per il "Ranch LX".





Il Ranch LX fu fondato nella contea di Potter nel 1877 da W.H. (Diacono) Bates e David T. Beals, due intraprendenti bostoniani che avevano già avviato un ranch nel 1875 sul fiume Arkansas, vicino a Granada, in Colorado. L’anno successivo, quella regione era diventata sovraffollata, costringendo Bates e Beals a inviare un dipendente, John Ray, a esplorare le terre lungo le rive del fiume Canadian nel Texas Panhandle.

Successivamente, Bates e Beals, in collaborazione con Henry J. Rosencrans ed Erskine Clement (genero di Beals), guidarono la loro prima mandria verso il nuovo quartier generale a Ranch Creek, lungo un affluente del Canadian. Questo sito, situato a circa un miglio a est di Pitcher Creek nella contea di Potter, era il centro di una vasta distesa di praterie libere, brulicanti di fauna selvatica.

Mentre Bates tornava in Colorado per trasferire il resto del bestiame e dei cavalli al nuovo ranch, Beals e Clement andarono a Dodge City per acquistare altro bestiame dalle corna lunghe. Tra i mandriani assunti c’era Charles Angelo Siringo, che lavorò saltuariamente per l'LX negli anni successivi. Inizialmente, il marchio LX fu alternato con diversi altri, tra cui X Bar e V Bar, utilizzati in Colorado. Dopo il 1883, tuttavia, l'LX divenne il marchio permanente del ranch.

Nel 1878, al quartier generale fu aggiunto un grande dormitorio in pietra e mattoni, completo di cucina annessa e ampio magazzino. Successivamente, furono costruite stalle, recinti, una bottega di fabbro e rimesse per i carri. Un ufficio postale, chiamato Wheeler, fu aperto nell’agosto 1879.

La prima mandria dell'LX risalì il sentiero fino a Dodge City nell’autunno del 1878 per essere spedita a Chicago. Nei sette anni successivi, due o tre mandrie all’anno furono portate a Dodge. Il primo caposquadra del ranch fu Bill Allen di Corpus Christi, che arrivò con la prima mandria. Gli succedette nel 1879 William C. Moore, ex manager della Swan Cattle Company nel Wyoming. Sebbene presumibilmente un fuggitivo dalla legge, Moore si dimostrò un abile capo mandriano per l'LX.

Altri dipendenti degni di nota includevano Cape (C.B.) Willingham, in seguito sceriffo della contea di Oldham, e Marion Armstrong, che successivamente gestì la linea postale tra Tascosa e Mobeetie. Henry McCarty, meglio noto come Billy the Kid, era un collaboratore occasionale dell'LX durante le  trasferte del bestiame.

Nel 1882 Beals, ormai figura principale del ranch, acquistò 23.680 acri di terreno dalla "Houston and Texas Central Railway Company". Nei due anni successivi, aggiunse altri 100.000 acri, principalmente dall'azienda di Jot Gunter e William B. Munson Sr. Il ranch si estendeva su 187.141 acri, esclusi i terreni scolastici, dal Palo Duro Canyon e Chalk Hollow, nella Contea di Randall, fino al confine vicino all'attuale Dumas, nella Contea di Moore, coprendo l'intera metà orientale della Contea di Potter.

Allie Bates, presumibilmente figlio di W. H. Bates, stabilì un accampamento sulla riva sud del fiume Canadian, nella parte nord-orientale della tenuta, e pascolava alcuni capi di bestiame lungo il fiume a est.

La seconda fase della storia del ranch LX iniziò nel 1884, quando Bates e Beals lo vendettero, insieme a 45.000 bovini e 1.000 cavalli, all'"American Pastoral Company" di Londra. I nuovi proprietari assunsero James Wyness, un immigrato scozzese, come contabile del ranch. John Arnot, diciannovenne proveniente da Angus, in Scozia, arrivò nell'autunno del 1884 per lavorare all'LX e vi rimase per sette anni, diventando poi un cittadino influente. La moglie di Wyness, morta di parto nel 1887, fu la prima persona sepolta nel cimitero del ranch LX.

 A quel tempo, l'"American Pastoral Company" affittò per cinque anni circa 250 aree di terreno scolastico vicino al ranch, che complessivamente ammontavano a circa 320.000 acri. John Hollicott, William C. Clarke e Henry C. Harding, servirono successivamente come caposquadra per il sindacato britannico, che nel 1900 trasferì la sede del ranch in un sito a sud del fiume Canadian su Bonita Creek.

L'ufficio postale fu chiuso all'inizio del 1901 e la posta venne instradata attraverso Amarillo. Nell’ottobre 1910, l'LX Ranch iniziò la sua terza fase quando fu diviso e venduto a Joseph T. Sneed, Jr., Lee Bivins e Robert Benjamin Masterson; gli ultimi due acquisirono le porzioni maggiori. Bivins acquistò quindi ulteriori tratti a sud del fiume Canadian e nel 1915 acquisì il marchio LX. Nel 1911, Masterson e i suoi figli consolidarono l'acquisto delle proprietà dell'LX (100.000 acri in tutto) a nord del fiume.

Enormi giacimenti di gas scoperti nel 1918 sulle terre di entrambi gli uomini innescarono lo sviluppo di gas e petrolio nel Panhandle. Da quel momento, sia le proprietà Bivins che quelle Masterson sono state suddivise tra vari eredi e non sono più gestite come un’unica unità. La maggior parte del terreno intorno al lago Meredith, espropriato per la diga di Sanford negli anni '60, era precedentemente di proprietà del'LX.

Le Alibates Flint Quarries portano il nome contratto del misterioso mandriano che gestiva il campo della zona per conto di suo padre, il diacono Bates. I resti del suo rifugio sono ancora lì. Il vecchio cimitero dell'LX, recintato dalla contea nel 1936, si trova appena a ovest della U.S. Highway 287.

Durante il periodo al LX Ranch, Siringo incontrò per la prima volta Billy the Kid (1859 – 1881). L’operazione di furto a doppio senso di Billy, che consisteva nel rubare cavalli nel New Mexico e venderli in Texas, e rubare bestiame in Texas per venderlo nel New Mexico, diede a Siringo la sua prima esperienza come detective. Siringo guidò un gruppo dei migliori tiratori dell’LX per cercare di fermare i furti e catturare Billy.

Charlie lasciò il gruppo per un’impresa secondaria volta a scoprire cosa fosse successo al bestiame rubato, e Billy the Kid fu ucciso in una sparatoria con il gruppo guidato da Pat Garrett (1850 – 1908).

Il giornale "Throwback Thursday" scriveva: “Nel lontano 1874, a Denver si organizzò il primo Dipartimento di polizia formale, era composto da 14 agenti, ma nessun detective. Durante questo periodo, il Dipartimento si affidava a società private, come la "William Burns Detective Agency" e la "Rocky Mountain Detective Agency" (RMDA) di Dave Cook (1840 – 1907), per eseguire le indagini. La RMDA fu fondata da Dave Cook, che servì come Marshall della città di Denver dal 1866 al 1868 e capo della polizia di Denver nel 1880. La sua agenzia era composta da investigatori privati che lavoravano nelle regioni del Colorado e del Wyoming per aiutare a catturare i criminali. Nel 1879, il sindaco di Denver, Sopris, dichiarò che ogni ufficiale avrebbe prestato servizio per un mese come detective, a rotazione. Nonostante le positive aspettative del sindaco, quel sistema non funzionò molto bene. Infine, nel 1889, il Dipartimento di Polizia di Denver istituì il suo primo ufficio investigativo formalizzato. Tuttavia, fino agli anni '20, il Dipartimento continuava a stipulare contratti con agenzie investigative private per lavori specializzati. Sotto sono raffigurati i 13 detective che costituirono il primo ufficio investigativo formalizzato, tra cui: W.H. Reno, Howard Thompson, George Watrous, William T. Ustick, C.E. Clark, John J. Leyden, William H. Loar, Sam Howe, John Holland, William Ingersoll, John McAndrews, William Crocker e J. H. Scott.”
 

Nella primavera del 1886, Charlie andò a Chicago e fece domanda per un posto presso l’Agenzia Investigativa Pinkerton.



Pinkerton è un'agenzia di sicurezza privata e investigativa fondata intorno al 1850 negli Stati Uniti dal bottaio americano di origine scozzese Allan Pinkerton (1819-1884) e dall’avvocato di Chicago Edward Rucker. Inizialmente chiamata Agenzia di Polizia Nordoccidentale, divenne successivamente Pinkerton & Co. e infine Pinkerton National Detective Agency.

Kate Warne (1833-1868) iniziò a lavorare per Pinkerton nel 1856. All’età di 23 anni, divenne la prima detective donna negli Stati Uniti. Il suo lavoro durante il complotto di Baltimora del 1861 per uccidere il presidente eletto Abraham Lincoln mentre si recava al suo insediamento è leggendario: si finse una ricca bellezza del Sud per infiltrarsi nell’organizzazione degli aspiranti assassini e trasse in salvo Lincoln in un vagone ferroviario travestito da suo fratello malato.

Charlie Siringo ricevette un incarico pericoloso nei campi minerari della regione di Coeur d’Alene, nell’Idaho. Assunse lo pseudonimo di C. Leon Allison, fece domanda per un lavoro come minatore e si unì al sindacato dei minatori. Assunto dai proprietari delle miniere, fu nominato Marshal degli Stati Uniti e fu il testimone principale nei processi tenutisi nei tribunali statunitensi a Coeur d’Alene City e Boise.

Un sabato pomeriggio dell’ottobre 1887, un cavaliere misterioso fu presentato alle 8.000 persone che affollavano il River Front Park di Denver per i Campionati di Cowboy della città, un precursore dell’odierno rodeo del “National Western Stock Show.” Apparve su un veloce pony bianco, dopo un’esibizione di lasso di un cowboy nero di nome Pinto Jim. Il cavaliere era un personaggio memorabile con il suo sombrero ricamato, pantaloni con frange e fazzoletto rosso vivo, una Colt dal manico d’avorio e un coltello appeso alla cintura. La folla percepì immediatamente che quest’uomo compatto sulla sua sella dalle corna alte non era di Denver, ma sembrava piuttosto un cowboy texano così perfetto e aggraziato che il pubblico esclamò spontaneamente: “AAAAHHHH!!!” di ammirazione.

Prendendo il lariat arrotolato, il cavaliere portò a terra un bronco attorcigliando la corda attorno alle sue gambe, ma tagliò la corda quando questa avvolse la gola dell’animale. Poi, dopo aver preso al lasso un manzo, il suo spettacolo terminò. “Lo chiamavano Dull Knife,” riferì il giornale “Denver Republican,” ed era di Meeker. Queste erano tutte le informazioni disponibili. Ma Dull Knife era, per così dire, una “margherita delle praterie”; incarnava tutto ciò che l’immaginario western del tipico cowboy poteva evocare in quei tempi lontani.

In effetti, “Dull Knife” era Charlie Siringo, un agente dell'ufficio di Denver della "Pinkerton National Detective Agency." Per il suo abile lavoro da cowboy, ricevette un assegno di 15 dollari e provò piacere quando, giorni dopo, mentre camminava per una strada di Denver, due uomini lo salutarono come "Dull Knife", un soprannome che risaliva ai suoi anni in Texas, 

Durante i suoi viaggi sotto copertura, Siringo assunse molti altri nomi e identità: Charles Henderson, C. Leon Allison, Leon Carrier o Charles T. LeRoy. Interpretò un vagabondo nel Mojave, un ladro d’argento in Colorado, un venditore di liquori in Alaska, una moglie nel Wyoming, un assassino in Texas, "Dull Knife", una "margherita delle praterie" e molti altri.

Non potendo svelare la sua copertura, l'ex bracciante del ranch non poté resistere a una competizione di rodeo, anche se gareggiava sotto un altro nome. Siringo conservò l’assegno vinto,  pur non potendolo incassare, per ricordare il cowboy che era in lui.

Anche se in seguito ne avrebbe scritto con un tono simile a quello di Tom Sawyer, Siringo ebbe un'infanzia difficile. Suo padre morì prima che lui potesse conoscerlo, e il suo patrigno, dopo aver costretto sua madre a vendere la loro piccola fattoria e trasferire la famiglia in Illinois, bevve e scommise i soldi prima di scomparire. Siringo tornò da solo dall'Illinois, viaggiando clandestinamente su un traghetto da New Orleans al Texas, e non si guardò mai indietro. All'età di undici anni era un cowboy stipendiato, lavorava come pastore notturno e cantava per calmare il bestiame. Fece il suo primo viaggio lungo il Chisholm Trail nella primavera del 1876, guidando 2.500 manzi dalle lunghe corna per W.B. Grimes. Il “Chisholm Trail” era un sentiero utilizzato nel periodo successivo alla Guerra Civile per condurre il bestiame dai ranch a sud di San Antonio, in Texas, a nord attraverso l'Oklahoma fino ad Abilene, nel Kansas. Siringo ricordava: “sono diventato un esperto nel cavalcare cavalli cattivi e nel legare il bestiame selvaggio."

Fu mentre seguiva le tracce del bestiame rubato che ebbe il suo primo assaggio del lavoro investigativo. Come giovane caposquadra del ranch LX, Siringo tornando dalla consegna di manzi al mercato di Chicago nell'autunno del 1878, un pomeriggio scoprì una banda di ladri di cavalli che riposavano in un boschetto di pioppi nei pressi di Tascosa, nei terreni del ranch del suo capo, mentre trasportavano i loro cavalli rubati.

Il giovane leader della banda si rivelò essere lo stesso “Billy the Kid”, William Henry McCarty, che si vantava di aver ucciso 21 uomini nei suoi vent'anni di vita sfrenata (escludendo gli indiani dal suo conteggio delle morti). Siringo trovò Billy sorprendentemente allegro per un assassino, e fece la conoscenza degli altri giovani fuorilegge che lo seguivano, incluso un uomo armato magro e dalla mascella squadrata di nome Henry Newton Brown (1857-1884). Quattro anni dopo, Siringo rivide Brown a Caldwell, nel Kansas, e il fuorilegge lo accolse in città indossando una stella d’oro da Marshall. “Gli strinsi la mano,” scrisse Siringo, “e mi implorò di non tradirlo, poiché disse che si era riformato e che avrebbe condotto una vita retta in futuro.” Lì a Caldwell, Siringo incontrò la sua futura sposa, Mamie, e lasciò momentaneamente il suo sentiero per gestire una gelateria e ostricheria, indossando le bretelle per la prima volta. 

Ma presto arrivò a rimpiangere il patto con Brown, che ritornò alla vita disonesta, tentando di rapinare una banca nella vicina città di Medicine Lodge nell’aprile del 1884. La rapina fu un sanguinoso disastro e, dopo un precipitoso inseguimento, una posse portò il disgraziato Marshal e i suoi tre complici a Medicine Lodge, dove una folla li impiccò a un olmo la notte stessa.

Quando negli anni successivi gli fu chiesto perché fosse diventato un detective, Siringo raccontò di come un frenologo cieco una volta venne a Caldwell e tastò il suo cranio, annunciando che la protuberanza pronunciata mostrava un’ostinazione da mulo che lo rendeva adatto solo a tre professioni: allevatore di bestiame, direttore di giornale o detective.

Mentre era commerciante a Caldwell, Siringo scrisse il libro “A Texas Cow-Boy, o Fifteen Years on the Hurricane Deck of a Spanish Pony”, un’opera pionieristica sulla vita in sella che l'attore comico Will Rogers (1879–1935) in seguito definì la “Bibbia del cowboy”. Il libro venne dato alle stampe nel 1885. Siringo avrebbe scritto altri libri e vissuto molte avventure, ma dopo aver firmato con Pinkerton, non avrebbe mai più avuto il pieno controllo sulla sua straordinaria storia.

Nella primavera del 1886, Siringo trasferì moglie e figlia a Chicago, dove il suo editore stava preparando una seconda edizione delle sue memorie sui cowboy. Dopo l’orrore dell’attentato anarchico di Haymarket Square di quell’anno, Siringo si unì alla più grande società investigativa del mondo, di proprietà dei due fratelli Pinkerton, “per stanare il lanciatore della bomba e i suoi sostenitori”, come riferì Pat Garrett, l’assassino di Billy the Kid. Dopo aver imparato le basi a Chicago, Siringo fu assegnato a lavorare nella nuova filiale di Pinkerton nel centro di Denver, nell’Opera House Block. Divenne un detective cowboy, scrivendo: “per vedere il mondo e conoscere la natura umana”.

Il primo sovrintendente di Siringo fu Charles Eames, straordinariamente corrotto, che favoriva programmi di protezione retribuita e altre estorsioni e trucchi contabili. 


Alcuni mesi dopo che i Siringo si stabilirono a Denver, l’intero ufficio Pinkerton fu licenziato, tranne il nuovo arrivato. Essere risparmiato durante l’epurazione lo lasciò con la “testa gonfia”, confessò Siringo. 

Il suo nuovo capo divenne William McParland (1844–1917), il più famoso detective Pinkerton del diciannovesimo secolo, grazie al suo lavoro da  infiltato nei bacini carboniferi della Pennsylvania che portò all'arresto della Banda dei Molly Maguires. McParland sarebbe diventato un mentore e un amico, anche se inviava ripetutamente Siringo in missioni  pericolose.

Le capacità di Siringo come “segugio” e attore si rivelarono altrettanto impressionanti; spesso offriva drink serali e si mescolava con “ragazze libere” e facili per ingraziarsi i fuorilegge. Un modo meno alcolico per guadagnare la fiducia di un fuorilegge era falsificare un  tentato omicidio ai sui danni: nel 1887, Siringo stava cercando un evaso, sospettato di trovarsi nel ranch Keeline nel Wyoming, lungo il fiume Platte, sopra il vecchio Fort Laramie, insieme a una banda di altri criminali texani. Prima di arrivare, Siringo simulò una gamba rotta e prese l’ulteriore precauzione di far lasciare impronte a un cavallo in un punto preciso del sentiero, nel caso in cui la banda avesse voluto  verificare il suo “incidente”. Ben presto la banda circondò l’affabile sconosciuto e lo portò in casa. Dopo aver discusso di impiccarlo “solo per spaventarlo e costringerlo a confessare nel caso fosse un detective”, anche i più scettici si convinsero, e il leader della banda criminale, Tom Hall, costruì a Siringo un paio di stampelle. Sebbene la preda originaria di Siringo fosse già fuggita, dalle settimane trascorse a girovagare con la banda di fuggitivi, scoprì abbastanza per mandare una squadra di agenti a prenderli, e in seguito testimoniò al loro processo, che si tenne a Cheyenne.

Il lavoro di Siringo lo portò a una vita stranamente divisa in due, ma almeno una volta cercò di unire entrambe le metà. 


All’inizio della sua carriera, lavorando su un caso a Fairplay, invitò Mamie a portare la loro giovane figlia, Viola, per una fresca estate sulle montagne nella vicina Alma. Mamie avrebbe adottato il ruolo di una vedova in visita (fingendosi la nipote di uno dei veri amici di Siringo), e diverse sere alla settimana Siringo sarebbe apparso nella sala da pranzo dell’hotel come un rispettabile gentiluomo per cene educate con la giovane vedova. La loro affascinante figlia era addestrata a non chiamarlo papà in pubblico. La sera Siringo si intrufolava nella stanza di Mamie per passare la notte con sua moglie prima di tornare all’alba al suo lavoro sotto copertura come un trasandato ladro di minerali di nome Charles Leon. Quello era uno dei personaggi preferiti di Siringo: il cowboy texano dal passato oscuro con il padre ricco che gli paga tutti i conti del bar. A Siringo sembrava avere tutto quell’estate, faceva il padre di famiglia, nonostante si facesse strada nella cospirazione criminale. Ma col passare delle settimane, le rispettabili signore dell’hotel Alma cominciarono a prendere Mamie da parte per avvertirla del carattere dissoluto del suo compagno di cena, avvistato a scatenare l’inferno con la spazzatura del bar di Fairplay. Mamie di solito non sentiva parlare di questa parte più dura della vita di Siringo, ma la accettava se faceva parte del suo lavoro, scriveva. Tuttavia, dopo che Siringo chiuse il caso, incastrando la banda della miniera di Mudsill e preso il loro mandante, l'esperimento non fu ripetuto.

Le capacità di recitazione di Siringo furono nuovamente richieste quando, nella primavera del 1888, gli fu assegnato il compito di aiutare lo sceriffo Cyrus Wells “Doc” Shores (1844–1934) della contea di Gunnison. Un tempo agente speciale della Pinkerton, Doc Shores stava indagando sulla rapina di un treno passeggeri  tra Denver e Rio Grande da parte di tre malfattori, che poi si erano nascosti per diversi mesi vicino al Green River; due della banda erano i fratelli Smith. Siringo visitò la fattoria degli Smith in Kansas come potenziale acquirente, e flirtò con la figlia dagli occhi neri del capofamiglia, abbastanza a lungo da avere accesso alle lettere dai rapinatori del treno. Dopo aver appreso il loro ultimo indirizzo conosciuto nello Utah e aver studiato le loro foto, raffreddò rapidamente l'interesse verso la ragazza. I tre rapinatori furono arrestati.

Successivamente Siringo cambiò ruolo, fingendosi un uxoricida fuggito dal Wyoming, catturato da Doc Shores e gettato insieme ai rapinatori di treni nella piccola cella di Gunnison. La cella dove Doc un tempo aveva tenuto prigioniero il cannibale Alfred “Alferd” Griner Packer (1842–1907).

Alfred Griner Packer, noto anche come il "Cannibale del Colorado", era una guida che confessò atti di cannibalismo durante l'inverno del 1874. Sebbene non siano mai state trovate prove chiare o definitive delle sue azioni, e nonostante le ricerche approfondite, Packer è una delle poche persone condannate per cannibalismo negli Stati Uniti. Fu l'unico sopravvissuto di un gruppo di sei uomini che cercarono di attraversare le montagne di San Juan nel territorio del Colorado. Alla fine, Packer confessò di aver mangiato la carne dei suoi compagni, fornendo più versioni dei fatti. Quando la sua storia fu messa in discussione, scappò di prigione e si nascose per nove anni. Fu infine processato, dichiarato colpevole di omicidio premeditato e condannato a morte. Tuttavia, Packer ottenne un nuovo processo e fu condannato a 40 anni di prigione per cinque capi di imputazione di omicidio colposo.


Un film biografico quasi del tutto fittizio sulle sue vicende, "The Legend of Alfred Packer", uscì nel 1980. Una versione più comica, e più di fantasia, della storia, intitolata "Cannibal! The Musical", uscì nel 1993.

Charles Siringo trascorse due settimane parlando con i suoi compagni di cella, molti dei quali erano infestati da parassiti a causa del tempo trascorso nei boschi. Uno dei prigionieri aveva una ferita alla testa non guarita causata da un'esplosione di fucile. Quando si separarono, il vice sceriffo Shores finse di riportare Siringo nel Wyoming per l'impiccagione. Durante questo periodo, Siringo si confidò con i suoi compagni, raccontando loro della sua evasione dal carcere di Cheyenne, Wyoming. Siringo scrisse più tardi: "I prigionieri piangevano davvero quando ho stretto loro la mano prima di essere ammanettato dai presunti ufficiali". 

Le abilità di cowboy di Siringo lo resero credibile come infiltrato e gli salvarono la vita molte volte. Nel 1889, fece domanda per lavorare come cacciatore di bronco in un ranch vicino a Longmont, sospettando che lì si nascondesse un fuggitivo. Quando gli portarono il cavallo più selvaggio dell'allevatore per domarlo, la gente si radunò per vedere quanto velocemente sarebbe stato disarcionato. In tasca Siringo aveva una foto del suo sospetto e, scrutando la folla dalla sella, riconobbe l'uomo che stava cercando. Dopo aver domato il cavallo, si precipitò in città per avvisare lo sceriffo.

Nell'autunno del 1889, Siringo era diretto a Tuscarora, Nevada, dove due dirigenti minerari erano stati recentemente uccisi con esplosivi. Uno dei suoi compagni di viaggio era sospettato di essere un amico dei dinamitardi, così Siringo si guadagnò la sua fiducia organizzando una dimostrazione di tiro. Arrivato in città, entrò nella cospirazione dei dinamitardi come un utile pistolero freelance. Dopo aver dimostrato la sua abilità di tiro e superato un'interrogatorio nel fondo di un pozzo minerario, fu quasi accettato nel gruppo. 

Per chiudere il caso, Siringo portò il suo nuovo amico criminale, Tim Wright, in un lungo viaggio con la promessa di una caccia all'oro. Un precedente agente era già fuggito e gli amici di Wright avevano ripetutamente avvertito di non fidarsi di Siringo, che intercettava le loro lettere di avvertimento. Sulle montagne di Wichita, Siringo presentò Wright al leader Comanche Quanah Parker.

Quanah Parker (1845 – 1911), l'ultimo capo degli Indiani "Quahada" Comanche, nacque intorno al 1845 a Elk Creek, a sud dei Monti Wichita, in quello che oggi è l'Oklahoma, anche se esiste un'indicazione che segnala Cedar Lake, in Texas, come suo luogo di nascita. Era figlio di Peta Nocona e Cynthia Ann Parker, una prigioniera bianca che si convertì allo stile di vita indiano. Dopo la morte del padre nel 1860, Quanah si rifugiò con i Quahada Comanches del Llano Estacado, dove dimostrò le sue abilità di leader. 

Quanah divenne una figura importante sia nella resistenza Comanche contro l'insediamento dei bianchi sia nell'adattamento della tribù alla vita nella riserva. Fu un cacciatore nomade, allevatore di bestiame, imprenditore e amico del Presidente degli Stati Uniti. Le qualità di Parker divennero sempre più preziose quando, rifiutando di partecipare al "Consiglio del Trattato della Loggia di Medicina" o di trasferirsi in una riserva come previsto dal trattato, i Quahada si rifugiarono nelle Pianure Picchettate. Lì, fuori dalla portata dell'esercito, continuarono a cacciare i bufali secondo le loro tradizioni e a razziare gli insediamenti. Nei sette anni successivi, i Quahada di Parker dominarono incontrastati le pianure del Texas.

I tentativi del Quarto Cavalleria degli Stati Uniti, sotto il colonnello Ranald S. Mackenzie (1840-1889), di rintracciare e sottomettere gli indiani nel 1871 e 1872 fallirono. Non solo l’esercito non riuscì a trovare gli indiani, ma al Blanco Canyon, la mattina del 9 ottobre 1871, i soldati persero diversi cavalli quando Quanah e i suoi seguaci fecero irruzione nell'accampamento della Cavalleria. Successivamente, gli indiani sembravano scomparsi nelle pianure, solo per riapparire e attaccare nuovamente. Mackenzie rinunciò alla ricerca a metà del 1872. Tuttavia, il tempo era dalla parte dell'esercito. Mentre i cacciatori di bufali si riversavano nelle pianure, decimando la principale fonte di sussistenza degli indiani, Parker e i suoi seguaci furono costretti a intraprendere un'azione decisiva. Determinati a mantenere la propria indipendenza, o almeno la propria sopravvivenza come popolo, i Quahada, sotto la guida di Quanah e di uno stregone di nome Isa-tai, formarono un’alleanza multitribale dedita all'espulsione dei cacciatori dalle pianure. La mattina del 27 giugno 1874, questa alleanza di circa 700 guerrieri Cheyenne, Arapahoe, Kiowa e Comanche attaccò i ventotto cacciatori e una donna alloggiati ad Adobe Walls. 


Dal punto di vista degli indiani, il raid fu un disastro; la loro sorpresa pianificata fu sventata e le armi superiori dei cacciatori permisero loro di respingere ripetuti attacchi. Alla fine, i cacciatori subirono una sola vittima, mentre quindici indiani morirono e numerosi altri, tra cui Parker, rimasero feriti. Sconfitti e disorganizzati, gli indiani si ritirarono e l'alleanza si sgretolò. Nel giro di un anno, Parker e i Quahada, sotto la pressione incessante dell'esercito e soffrendo la fame, rinunciarono alla loro indipendenza e si trasferirono nella riserva Kiowa-Comanche, nell'Oklahoma sud-occidentale. Mentre la maggior parte dei Quahada, e in generale degli indiani, trovava difficile o impossibile adattarsi alla vita della riserva, Quanah effettuò la transizione con tale apparente facilità che gli agenti federali, cercando un modo per unire le varie bande Comanche, lo nominarono capo. Sebbene questa azione fosse senza precedenti nella tradizione Comanche e al di fuori della giurisdizione del governo federale, la tribù, essenzialmente senza leader, acconsentì. Fu una scelta fortunata, poiché nel quarto di secolo successivo Quanah fornì al suo popolo un comando forte e pragmatico. In qualità di capo, spesso dando l'esempio, Quanah Parker lavorò per promuovere l'autosufficienza e la fiducia in se stessi. A tal fine, sostenne la costruzione di scuole nelle terre delle riserve e incoraggiò i giovani indiani ad apprendere le usanze dell'uomo bianco. In effetti, la maggior parte dei suoi figli fu istruita, sia nelle scuole delle riserve che nei collegi fuori riserva.
 

Economicamente, Parker promosse la creazione di un'industria di allevamento, diventando lui stesso un allevatore di successo e piuttosto ricco. Sostenne anche accordi con gli allevatori bianchi, consentendo loro di affittare terreni da pascolo all'interno della riserva Comanche. Parker difese questa controversa idea sottolineando che le mandrie degli allevatori bianchi stavano già utilizzando i pascoli Comanche, con o senza sanzioni legali. Pertanto, concludendo accordi con allevatori specifici, Parker sperava di ottenere l'aiuto dei bianchi per impedire l'accesso illimitato ai pascoli Comanche. Inoltre, invitò i suoi seguaci a costruire case secondo lo stile dell'uomo bianco e a piantare raccolti.

Parker era un assimilazionista, un sostenitore della cooperazione con i bianchi e, in molti casi, della trasformazione culturale. Oltre a sostenere l'allevamento, l'istruzione e l'agricoltura, prestò servizio come giudice presso il tribunale tribale, un’innovazione basata sui tribunali di contea; negoziò accordi commerciali con gli investitori bianchi e combatté i tentativi di annullare i cambiamenti istituiti sotto la sua direzione. La sua influenza fu particolarmente significativa nel riuscito tentativo di impedire la diffusione della Danza dei Fantasmi tra la sua gente. Approvò anche l'istituzione di una forza di polizia Comanche, che riteneva potesse aiutare gli indiani a gestire i propri affari.

Attraverso investimenti oculati, tra cui azioni della Quanah, Acme e Pacific Railway per un valore di circa $40.000, Parker divenne un uomo molto ricco, forse l'indiano più ricco d'America a quel tempo. A testimonianza della sua riuscita integrazione nella cultura bianca, Parker era uno stretto collaboratore di diversi importanti allevatori del Texas Panhandle, contava Theodore Roosevelt (1858-1919) tra i suoi amici ed era spesso intervistato dai giornalisti su una varietà di argomenti, comprese questioni politiche e sociali. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi per abbracciare la cultura bianca, Quanah non rinnegava completamente il suo passato né tentava di costringere i suoi seguaci ad abbandonare del tutto le loro tradizioni. Rifiutò l'idea di diventare monogamo e mantenne una casa di ventidue stanze per le sue sette mogli e numerosi figli. Si rifiutò di tagliarsi le lunghe trecce e di abbracciare il Cristianesimo, anche se suo figlio, White Parker, era un ministro metodista. Quanah era un membro della Chiesa dei Nativi Americani, consumatori di peyote, e gli viene attribuito il merito di aver introdotto e incoraggiato l'uso del peyote tra le tribù dell'Oklahoma. Il peyote, o mezcal, è un piccolo cactus senza spine con alcaloidi psicoattivi, in particolare la mescalina. Il peyote è originario del Messico e degli Stati Uniti sud-occidentali.

Nonostante i suoi abili sforzi per proteggere la sua gente e la loro terra, nel 1901 il movimento per privare i Comanche delle loro terre era diventato troppo potente. Il governo federale votò per suddividere la riserva Kiowa-Comanche in possedimenti individuali e aprirla agli insediamenti di estranei. Nei restanti anni della sua vita, Parker gestì il suo redditizio ranch, cercò legami con i bianchi e mantenne la sua posizione di persona più influente tra i Comanche ormai dispersi. Nel 1902, il suo popolo lo onorò nominandolo vice sceriffo di Lawton, Oklahoma. L'11 febbraio 1911, mentre visitava la riserva Cheyenne, si ammalò di un disturbo non diagnosticato. Dopo essere tornato a casa, morì il 23 febbraio e fu sepolto accanto a sua madre nel cimitero di Post Oak Mission vicino a Cache, in Oklahoma. Al suo funerale, era vestito con tutte le insegne Comanche ma, in linea con la sua posizione di uomo dei due mondi, si dice che sia stato sepolto con una grossa somma di denaro. Apparentemente, i ladri saccheggiarono la sua tomba quattro anni dopo. Nel 1957, l'espansione di una base missilistica costrinse il trasferimento del cimitero di Post Oak Mission e la sepoltura di Quanah e Cynthia Ann Parker nel cimitero di Fort Sill Post a Lawton, Oklahoma. Il 9 agosto 1957, Quanah fu sepolto con tutti gli onori militari in una sezione di quel cimitero ora conosciuta come “Chief’s Knoll.”

Tornado a Siringo e Wright, sotto il cielo stellato, quest'ultimo finalmente si liberò del complotto della dinamite, raccontando come: “avevano tagliato le micce di entrambe le bombe della stessa lunghezza in modo che ai proprietari della miniera spuntassero insieme ali d’angelo.” Avvertito da uno sconosciuto di nome “Six-Shooter Bill” di stare attento a un detective con cui stava viaggiando, Wright si rifiutò di crederci e i due cavalcarono insieme per 600 miglia fino a Denver, dove Wright fu prontamente arrestato.


Six-Shooter Bill, era un desperado poco conosciuto e pistolero, il cui vero nome era James W. Smith. Il mascalzone usava molti altri nomi durante la sua breve ma famigerata carriera criminale, tra cui John Henry Jankins, Six-Shooter Smith e California Jim e numerosi altri. Si pensava che fosse nato in Texas intorno al 1856. Negli anni '70 dell'Ottocento, si diceva che vivesse nella zona di Gainesville, e un Bill Smith era ricercato per omicidio nella contea di Cooke, in Texas, nel 1878, ma non è certo se si trattasse dello stesso "Bill Smith". Nell'agosto 1878 si trovava nella città senza legge di Dodge City, nel Kansas, e il 17 agosto fu arrestato da Bat Masterson (1853-1921) per furto di cavalli.

Hyman G. Neill (1856-1910), meglio conosciuto come "Hoodoo Brown", era il leader della "Dodge City Gang" di Las Vegas, New Mexico, nel 1879 e all'inizio del 1880. 

Neill era di una buona famiglia di Lexington, Missouri, suo padre proveniente dalla contea di Lee, Virginia, negli anni '30 dell'Ottocento, esercitò la professione legale a Lexington e si unì alla Confederazione allo scoppio della Guerra Civile. Tuttavia, dichiarò che non poteva rinnegare il suo giuramento di sostenere la Costituzione e combatté con l'Unione, diventando alla fine un maggiore. A causa di questa scelta e della morte della moglie, dopo la guerra si trasferì con la famiglia a Warrensburg, Missouri. Da adolescente, Hoodoo lavorava come tuttofare presso il giornale di Warrensburg finché un giorno, dopo essere stato inviato a procurarsi gli stracci necessari per la stampa, saltò su un treno merci che passava dalla porta sul retro dell'ufficio e fuggì dalla città, dicendo al tipografo che stava partendo "per prendere i tuoi maledetti stracci". Nel 1872 cacciava bufali e trasportava legname da Russell, Kansas, a Dodge City. Descritto come alto, magro, con capelli chiari, piccoli baffi e un aspetto disinvolto, era anche noto per essere un modesto giocatore d'azzardo. Ben presto si trasferì in Colorado, dove lavorò nelle miniere d'argento con un amico, poi partì per il Messico, dove formarono una compagnia d'opera per l'intrattenimento degli abitanti dei villaggi. Quando Hoodoo arrivò a Las Vegas, New Mexico, la città si stava rapidamente guadagnando la reputazione di luogo senza legge, pieno di fuorilegge, truffatori, assassini e ladri. Nel 1879, sostenuto da altri recenti immigrati in città, fu eletto Giudice di Pace per "East Las Vegas". Servendo anche come coroner e sindaco, radunò diversi ex pistoleri del Kansas e formò le forze di polizia. Questi nuovi "Ufficiali di Pace", chiamati "Dodge City Gang", iniziarono a sorvegliare i nuovi arrivati sulla ferrovia. In realtà, i membri della "Gang" erano tanto delinquenti quanto quelli che sorvegliavano. Dal 1879 al 1880, Hoodoo guidò la sua "banda" in rapine a diligenze e treni, omicidi, furti e corruzione municipale.


Siringo a Las Vegas si unì alla "Dodge City Gang", che comprendeva diversi pistoleri e delinquenti oltre a Hoodoo Brown: "Mysterious Dave" Mather, Tom Pickett, John Joshua "J.J." Webb, "Dirty Dave" Rudabaugh e altri. In qualità di coroner, Hoodoo installò membri della sua banda nella "Giuria del Medico Legale", che determinava se un omicidio fosse omicidio o autodifesa, cosa che divenne uno strumento conveniente per coprire i propri crimini. Nel marzo 1880, un articolo del Chicago Times descrisse Brown come "uno dei peggiori giocatori d'azzardo". Nell'estate di quell'anno, i cittadini di Las Vegas ne ebbero  finalmente abbastanza e formarono un gruppo di Vigilantes. Pubblicarono questo avviso sul giornale “Las Vegas Optic” l’8 aprile 1880: 

“Agli assassini, ai ladri e ai malviventi":

 I cittadini di Las Vegas sono stanchi di rapine, omicidi e altri crimini che hanno reso questa città un simbolo negativo in ogni comunità civilizzata. Hanno deciso di porre fine alla criminalità, anche se per raggiungere questo scopo dovranno ignorare la legge e ricorrere a una giustizia più rapida di quella che essa permette. A tutti questi individui viene comunicato che dovranno lasciare questa città o rispettare le leggi, altrimenti saranno trattati sommariamente. Il flusso di sangue deve essere fermato in questa comunità e i cittadini, sia della vecchia che della nuova città, hanno deciso di fermarlo. Se necessario, impiccheranno ogni violatore della legge con il forte braccio della giustizia. – VIGILANTES.”

Six-Shooter, come molti altri, si diresse verso la nuova città in forte espansione di Tombstone, in Arizona. Lì, fu presto coinvolto in un furto di bestiame e fu ferito in uno scontro con gli allevatori nella San Simon Valley nel novembre 1881. Coinvolto anche in diversi piccoli furti, si diceva che il malvivente Smith avesse addirittura derubato dei vagabondi sui treni. Era anche noto per far “ballare” le persone sparando ai loro piedi e godendosi il dolore quando li feriva. Successivamente si parlò di lui a Mimbres, nel New Mexico, dove terrorizzò la città e gestì molti dei suoi vizi prima di tornare in Arizona. A Benson fu coinvolto in almeno una sparatoria. Successivamente, si trasferì a San Marcial, nel New Mexico, prima di essere scacciato dalla città e dirigersi a Laredo, in Texas, dove era conosciuto come California Jim.

Mentre lavorava in un bar di Laredo, litigò con il suo capo e ricorse a uno dei suoi giochi preferiti: far ballare il suo capo sparando ai suoi piedi. Six-Shooter lo uccise quando il capo della polizia arrivò per indagare sugli spari. Fuggì dalla città e derubò l’agente della stazione a Cactus, in Texas. Tuttavia, come molti altri della sua specie, il suo stile di vita selvaggio non poteva durare. Nell’agosto 1882, si trovava a Cibolo, in Texas, quando incontrò due cowboy, Wesley de Spain e Charles Smith. Per imprecisati motivi, seguì uno scontro a fuoco tra Six-Shooter e de Spain. Quando il fumo si diradò, Wesley era ferito e Six-Shooter era a terra. Morì il giorno successivo.

Per quanto riguarda Hoodoo si diceva avesse rubato soldi a un uomo morto a Las Vegas prima di trasferirsi a Houston, Texas, poco dopo il suo arrivo, fu arrestato e incarcerato. Mentre era lì, ricevette la visita della vedova di un ex deputato di Las Vegas che era stato ucciso due mesi prima. Il Parsons Sun riportò: "Si dice che l'incontro tra i due sia stato estremamente toccante e piuttosto più affettuoso di quanto ci si aspetterebbe date le circostanze". Un altro giornale, il Parsons Eclipse, aggiunse: "Il reato commesso a Las Vegas, per quanto possiamo ricostruire i fatti ad esso relativi, è stato omicidio e rapina, e le circostanze connesse con l'arresto qui indicherebbero che il crimine minore di seduzione e adulterio vi era collegato".

Nel frattempo, Hoodoo assunse due avvocati locali ed fu rilasciato quando le autorità del Texas non furono in grado di formulare accuse contro di lui. Il Chicago Times riferì presto che Brown e la vedova che era andata a trovarlo "da allora hanno gironzolato per alcune delle città dell'interno del Kansas". Secondo quanto riferito da un discendente di Hoodoo, Hyman G. Neill morì a Torreon, Messico, dove lasciò una moglie di fatto e un figlio. Due dei suoi fratelli si recarono in Messico e riportarono i resti di Hoodoo, così come suo figlio, cresciuto a Lexington, Missouri. Hoodoo fu sepolto nel terreno di famiglia a Lexington sotto il nome di Henry G. Neill.

I registri elencano una signora Hoodoo Brown che viveva a Leadville, Colorado, alcuni anni dopo. Secondo i rapporti, Elizabeth Brown era una forte bevitrice e una nota praticante delle "Arti Nere". Si diceva anche che avesse sposato un giocatore d'azzardo di nome Hoodoo Brown, che fu ucciso a colpi di arma da fuoco durante una disputa sul gioco d'azzardo. Questa era la moglie ufficiale di Hoodoo? Non lo sapremo mai.


Siringo venne definito da un giornale di Los Angeles un “Ulisse dell’Ovest”, ma interruppe gran parte dei suoi viaggi dopo che Mamie si ammalò di pleurite ad entrambi i polmoni e tornò a casa dalla sua famiglia per un’operazione che si rivelò infruttuosa. Quando tornò a Denver, Siringo chiese a McParland di assegnargli principalmente lavori in città. I soldi erano scarsi e una notte, dopo aver incassato il suo stipendio, Siringo stava camminando verso un banco dei pegni di Larimer Street per recuperare la sua amata Colt .45, quando si imbatté in una folla in attesa di vedere un cadavere portato fuori da edificio distrutto da un esplosione. Dopo essersi arrampicato su una recinzione di ferro per avere una visuale migliore, fu trascinato giù da un grosso poliziotto, che nel frattempo gli strappò il cappotto. Infuriato, Siringo ruppe l’ombrello sulla testa del poliziotto; entrambi tirarono fuori le pistole: Siringo impugnò una pistola che aveva preso in prestito da un altro agente mentre la sua Colt era impegnata, La puntò al cuore del poliziotto e premette il grilletto. A questo punto, probabilmente, le vite di entrambi gli uomini furono salvate quando, ricorda Siringo,  "un poliziotto di nome Ball mi abbracciò da dietro.” La sua mano destra afferrò la pistola e il cane gli cadde sul pollice invece che sulla cartuccia.

Siringo fu portato col carro della polizia nella prigione cittadina, dove McParland andò a trovarlo. Lo seguiva il capo della polizia, che a malincuore liberò Siringo. Il detective vide spesso l’ufficiale in giro per Denver negli anni successivi, e ricorda:“ non mi sono mai fatto riconoscere da lui.”.

All'inizio degli anni 1890, Siringo lavorava nell’ufficio di Pinkerton a Denver, collaborando con il noto agente Pinkerton, uomo d'armi e successivamente assassino, Tom Horn (1860 – 1903).



Tom Horn era un esploratore americano, cowboy, soldato, detective e agente della Pinkerton. Vagabondò e accettò vari lavori come cercatore d’oro, bracciante di ranch e concorrente di rodeo, ma è noto soprattutto per essere stato assunto da numerose aziende di bestiame come cowboy e sicario, incaricato di sorvegliare il bestiame e uccidere eventuali sospetti ladri.

Horn sviluppò metodi personali per combattere i ladri: “Io prendevo semplicemente il vitello, fermavo il furto. Avevo più fiducia nel prendere il vitello che nei tribunali.” Se pensava che un uomo fosse colpevole di furto di bestiame, dopo un primo avvertimento, Horn sparava al ladro senza provare “un briciolo di rimorso". A volte bastava la sua "tremenda" presenza. Fergie Mitchell, un allevatore sul fiume North Laramie, descrisse la reputazione di Horn: “L’ho visto passare. Non si è fermato, ma è andato dritto lungo il torrente sotto gli occhi di tutti. Tutto quello che voleva era essere visto, data la sua reputazione, che era così grande che la sua sola presenza ebbe l’effetto desiderato. Nel giro di una settimana, tre coloni del quartiere vendettero le loro proprietà e se ne andarono. Quella fu la fine dei furti di bestiame sul North Laramie.”

Successivamente, Horn prese parte alla guerra della Pleasant Valley tra allevatori e pastori in Arizona. Gli storici non hanno stabilito per quale parte lavorasse, ed entrambe le parti subirono diversi omicidi per i quali non fu mai identificato alcun sospettato. Horn lavorò in un ranch di proprietà di Robert Bowen, dove divenne uno dei principali sospettati della scomparsa di Mart Blevins nel 1887. Affermò che durante la guerra fu il “mediatore” del conflitto, servendo come vice sceriffo sotto tre famosi uomini di legge dell’Arizona: Buckey O’Neill, Perry Owens e Glenn Reynolds. Horn partecipò anche con Reynolds al linciaggio di tre sospetti ladri nell’agosto 1888. In qualità di vice sceriffo, Horn attirò l’attenzione della Pinkerton National Detective Agency grazie alle sue capacità nel seguire le tracce. Assunto dall’Agenzia alla fine del 1889 o all’inizio del 1890, gestì le indagini nelle Montagne Rocciose del Colorado, nel Wyoming e in altri stati occidentali, lavorando dall’ufficio di Denver. Divenne noto per il suo comportamento calmo sotto pressione e la sua abilità nel rintracciare chiunque gli fosse stato assegnato. In un caso, Horn e un altro agente, C.W. Shores, catturarono due uomini che avevano derubato la Denver e la Rio Grande Western Railroad il 31 agosto 1890, tra Cotopaxi e Texas Creek nella contea di Fremont, in Colorado. Horn e Shores rintracciarono e arrestarono Thomas Eskridge, noto anche come “Peg-Leg” Watson, e Burt “Red” Curtis senza sparare un colpo. Nel suo rapporto su quell’arresto, Horn affermò: “Watson era considerato da tutti in Colorado come un personaggio molto disperato. Non ho avuto problemi con lui.” 



Durante la guerra della contea di Johnson , Horn lavorò per la Wyoming Stock Growers Association e per i Pinkerton, che gli avevano assegnato un lavoro sotto copertura nella contea usando lo pseudonimo Tom Hale. Si presume che sia stato coinvolto nell'omicidio di Nate Champion e Nick Ray il 9 aprile 1892, e fu uno dei principali sospettati per l'omicidio dei rancher John A. Tisdale e Orley "Ranger" Jones. La Pinkerton Agency costrinse Horn a dimettersi nel 1894. Nelle sue memorie, "Two Evil Isms: Pinkertonism and Anarchism", Charlie Siringo scrisse: "William A. Pinkerton mi disse che Tom Horn era colpevole del crimine, ma che la sua gente non poteva permettergli di andare in prigione mentre era al loro servizio". Siringo in seguito dichiarò di rispettare le capacità di Horn nel tracciamento e che era un agente molto talentuoso ma aveva un lato malvagio.

Nel 1895, Horn avrebbe ucciso un noto ladro di bestiame di nome William Lewis vicino a Iron Mountain, nel Wyoming . Horn fu scagionato per quel crimine e per l'omicidio di Fred Powell del 1895 sei settimane dopo. Nel 1896, un allevatore di nome Campbell, noto per avere una grande scorta di denaro, fu visto l'ultima volta con Horn. Nel 1896, Horn offrì i suoi servizi in una lettera al maresciallo di Tucson, in Arizona , per sbarazzarsi della banda di ladri di bestiame di William Christian. William fu ucciso da un aggressore sconosciuto nel 1897 e il suo socio Robert Christian scomparve lo stesso anno. 

Da allora, Horn è diventato una figura leggendaria, considerato sia eroe che cattivo. È stato oggetto di numerosi romanzi e racconti western sotto il suo nome o ispirando personaggi simili. Almeno un film western, "Fort Utah" con John Ireland nel 1967, lo ha scelto come eroe. La versione cinematografica più conosciuta è stata "Tom Horn", uscita nel 1980, con Steve McQueen che lo interpretava come un uomo fuori dal suo tempo e confuso dal mondo moderno emergente. David Carradine lo ha interpretato nel film per la TV, "Mr. Horn"; un anno prima. History Channel ha prodotto un documentario che tentava di scagionare Horn dall'accusa di omicidio di Willie Nickell o di mettere in dubbio la sua colpevolezza. Gli storici del Western sono divisi sul caso.



Molti credono che, nonostante le scarse prove, Horn fosse probabilmente colpevole. Altri credono che abbia ucciso accidentalmente il giovane Nickell con l’intenzione di uccidere il padre, e molti di questi avrebbero giustificato l’esecuzione dell’uomo più anziano come giustizia sommaria.

Altri credono che potrebbe essere stato coinvolto solo marginalmente nella faida tra le famiglie Nickell e Miller. 

Altri credono alla teoria che ci siano stati due tiratori, ma credono che l'assassinio del giovane Nickell sia stata opera dei Miller. Alcuni pensano che Horn potrebbe essere stato uno dei due tiratori.

Infine c'è chi crede che Horn fosse del tutto innocente e vittima di persecuzioni da parte di piccoli allevatori/ladri e di un linciaggio dell'opinione pubblica.
Quanto a me, per quanto comprensivo e convincente potessero essere lui o Steve McQueen, Tom Horn era un assassino che un giorno sarebbe stato destinato al cappio, anche se non avesse sparato a Willie Nickell.






Tom Horn venne condannato a morte. Nel pomeriggio e nella sera del 19 novembre 1903, il governatore Fenimore Chatterton (1860 – 1958) respinse non meno di dodici appelli per ritardare l’esecuzione.
Prima delle 6 del mattino del giorno fissato per l’esecuzione, il governatore fu svegliato dal letto con l’ennesimo appello.
Lui ha risposto: “È inutile, signori. Questa esecuzione avrà luogo all’ora stabilita dalla Legge. Non interferirò nel caso.”
Gli invitati si sono presentati alle barriere di corda del Tribunale alle 7:00.
Sul tetto, la pistola Gatling dello sceriffo Smalley faceva la guardia.
Il 20 novembre 1903, Horn fu condotto al patibolo dal vice procuratore e da T. Joe Cahill che all’epoca era un impiegato. A quanto pare Cahill ha mostrato un certo nervosismo. Horn gli disse: “Qual è il problema, Joe? Non stai perdendo il coraggio, vero?”.
Le gambe e le braccia di Horn vennero legate con un nuovissimo set di cinque cinghie in pelle realizzate da Meanea’s Saddle Shop per l’occasione. Le cinghie legavano le braccia, i polsi e le mani di Horn, i suoi fianchi e le ginocchia e le caviglie, in modo che il prigioniero fosse completamente immobile. Lo scopo delle cinghie era quello di impedire qualsiasi contorsione del corpo nel caso in cui la caduta non riuscisse a rompere il collo di Horn. L’unica cosa che gli spettatori avrebbero potuto vedere sarebbe una leggera contrazione muscolare verticale.
Il vice procuratore posizionò il cappio al collo di Horn. 
Tom Horn fu una delle poche persone nel "Far West" ad essere stata impiccata da una forca azionata ad acqua, nota come forca "Julian". 
James P. Julian, un architetto di Cheyenne, Wyoming , progettò il marchingegno nel 1892, ma non era mai stata utilizzato prima.
La botola era collegata a una leva che tirava fuori il tappo da un barile d'acqua. Ciò avrebbe fatto sollevare una leva con un contrappeso, ritirando un supporto e aprendo la botola.
Questo tipo di forca rimase in uso finché non venne sostituita dalla camera a gas. 
Mentre Horn si trovava sulla botola, l’unico suono era quello dell’acqua che riempiva la tanica.
Anche il Colorado in alcune occasioni utilizzava una forca attivata dall’acqua che, tuttavia, funzionava secondo un principio diverso.

Il corpo di Horn venne rivendicato da suo fratello Charles, di Boulder, in Colorado.
Horn fu sepolto nel cimitero di Columbia a Boulder, Colorado , il 3 dicembre 1903. Il rancher Jim Coble pagò la sua bara e una pietra per segnare la sua tomba.
A seguito di un alterco tra Coble e Nickell alla stazione ferroviaria a causa delle pecore di Nickell, si è sempre sospettato che Coble avesse pagato Horn per danneggiare Nickell. Tuttavia, ciò non è mai stato dimostrato e si può benissimo ipotizzare che Horn stesse semplicemente facendo un favore non richiesto.

Nel 1903, Coble vendette la sua partecipazione nell’Iron Mountain Ranch al suo socio Henry Bosler. Successivamente, ciascuno accusò l'altro di frode. Dopo che Bosler si rifiutò di pagare a Coble ciò che gli era dovuto, Coble fece causa con successo a Bosler in un’aspra azione legale che arrivò fino alla Corte Suprema del Wyoming. Coble, tuttavia, perse la sua fortuna e andò a lavorare come caposquadra in un ranch nel Nevada. Nel 1914 fu licenziato. Il 4 dicembre di quell'anno, poco dopo mezzanotte, Coble entrò nella caffetteria del Commercial Hotel di Elko attraverso l’ingresso della 4th Street, si recò nell'atrio e chiese dell’impiegato notturno della cancelleria. Scrisse un biglietto a sua moglie e si suicidò in un bagno femminile non occupato usando una Smith & Wesson 32.

Tornando al processo di Horn: Una revisione dell’opinione del Giudice Potter (1903) riflette che ogni argomento a favore di Horn fu sollevato e attentamente considerato dalla Corte Suprema del Wyoming. Il caso Horn è ancora citato come precedente nei Tribunali del Wyoming. È estremamente dubbio che un avvocato della reputazione di John Lacey si unisse a una cospirazione per perdere la causa. Sono stati compiuti sforzi straordinari per salvare Horn, compresi, come sopra indicato, appelli alla clemenza al Governatore.
Alcuni scusarono Horn: è possibile, anche se altamente dubbio, che non abbia ucciso nessuno, ma abbia semplicemente lasciato che la sua reputazione lavorasse per lui, rivendicando privatamente ogni omicidio irrisolto nello Stato. È anche possibile, ma altrettanto dubbio, che abbia effettivamente ucciso le centinaia di uomini che la sua leggenda gli attribuisce. Poiché la leggenda stava crescendo in modo esplosivo, si diceva che ricevesse un prezzo di $600 dollari a uomo. La prova migliore è che riceveva uno stipendio mensile di circa $125 dollari, una somma molto buona in un’epoca in cui i migliori lavoratori ricevevano $30 dollari più vitto e alloggio. 

Una cosa era certa: il suo metodo era efficace, così efficace che dopo un po' anche gli avvertimento spesso erano inutili. Il semplice fatto che l’alta figura con il fucile e il binocolo fosse stata vista cavalcare in quella direzione era sufficiente a spaventare i delinquenti. “La mia reputazione è il mio mestiere”, disse Tom più di una volta. Evidentemente non poteva prevedere che alla fine sarebbe stata la sua rovina. Per i coloni, si era reso la personificazione del Diavolo. Ma per gli allevatori che avevano rischiato la bancarotta a causa di perdite improvvise stava diventando una figura leggendaria molto diversa. Allevatori come Coble, Clay e i fratelli Bosler lo registravano nei loro libri contabili come mandriano, anche quando riceveva uno stipendio molto più alto da fonti sconosciute.

Nei campi delle mucche, Tom Horn era considerato un eroe, come il campione che era quando entrava e invariabilmente vinceva i rodei locali. I manriani e i loro capi lo vedevano come un cavaliere solitario, che conduceva una crociata devota contro una nuova società senza legge che stava minacciando il loro amato stile di vita. I menestrelli della chitarra del regno del bestiame inventavano canzoni su di lui. Nel 1898, le perdite per furto di bestiame erano state ridotte al livello più basso mai visto nel Wyoming.

Durante l’attesa dell'esecuzione di Horn, un giornalista del Denver Post raccontò agli altri il numero di esecuzioni a cui aveva assistito. Le esecuzioni erano ormai superate, disse. Non erano più emotive dell’“uccisione di un topo”. Più tardi si scoprì che il giornalista del Post pianse durante l’impiccagione. La storia di Tom Horn ha avuto risonanza nella cultura popolare. La serie televisiva del 1954 Stories of the Century diede una visione poco lusinghiera di Tom Horn. L’episodio ritrae Horn come qualcuno che ha lavorato per la legge ma “poi per qualche motivo è diventato criminale.” A interpretare Horn, nell’episodio, è l’attore Louis Jean Heydt.

In ultima analisi, va detto che la giuria era lì, ha ascoltato i testimoni e, dopo aver considerato tutte le prove, ha ritenuto di non avere altra scelta se non quella di ritenere Horn colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. Quindi, il mistero di Tom Horn, quello che si è portato nella tomba, non è se abbia ucciso Willie Nickell. Dopo tanti anni, rimangono molte domande senza risposta sulla sua vita: chi ha pagato Horn per uccidere Isom Dart (1858 – 1900), Matt Rash, William Lewis e Fred Powell; e chi in realtà ha scritto l’autobiografia di Tom Horn. Era Horn, come affermato dalla vedova di Coble, Hattie Horner Louthan (1865 – 1950), corrispondente occasionale di un giornale e membro dello staff del Denver Republican? E che dire di Glendolene Myrtle Kimmell (1879 – 1949)? La signorina Kimmell, che rimase al fianco di Horn fino alla fine e che incolpò Victor Miller per l’omicidio, non si sposò mai. La signorina Kimmel presumibilmente scrisse un manoscritto, "La vera vita di Tom Horn", raffigurante Horn come un cavaliere errante intrappolato tra due mondi in conflitto. ma non venne  mai pubblicato. Cosa avrebbe rivelato? Purtroppo, forse non lo sapremo mai perché la signorina Kimmell morì all’età di 70 anni a Los Angeles, California, il 12 settembre 1949.

Nell’inverno del 1890, Mamie, la moglie di Siringo, morì tra le sue braccia nella loro casa a Denver; “alla finestra mentre la tenevo per farle prendere aria fresca”. Il suo medico piangeva, ricordò. Viola, la loro figlia di cinque anni, andò a vivere con la zia di Mamie nell’Illinois.
Durante le Guerre Sindacali del 1890, i clienti di Pinkerton divennero sempre più aziende che combattevano i loro sindacati in crescita, infiltrando operatori come spie negli scioperi. Nell'autunno del 1891, Siringo si finse minatore durante le violenze nel distretto minerario di Coeur d'Alene, nell'Idaho settentrionale. In seguito, affermò di avere il diritto di rifiutare l'incarico se avesse scoperto che i lavoratori avevano ragione, e disse di aver accettato l'incarico dopo aver stabilito che i sindacati erano gestiti da un gruppo di pericolosi anarchici.

Siringo riuscì a farsi eleggere segretario del sindacato dei minatori nel campo di Gem e presto preparò una via di fuga attraverso il recinto del cortile del suo dormitorio nel caso fosse stato scoperto. Allarmato dalla qualità delle informazioni trapelate alla “Mine Owners’ Association”, un rappresentante del sindacato di Butte si recò a Gem per identificare la spia. Immaginò che Siringo fosse l'uomo infiltrato, e Siringo riuscì a malapena a sfuggire alla tumultuosa riunione in cui fu accusato. Successivamente, dormì con il suo Winchester e le cartucce accanto a lui.

La stessa mattina di luglio in cui gli uomini fecero saltare in aria lo stabilimento di Frisco, attaccarono anche Siringo, sfondando le porte del negozio al primo piano gestito da una donna coraggiosa di nome Mrs. Shipley, dove pensavano si fosse rifugiato. La via di fuga posteriore di Siringo era stata bloccata per diversi giorni, quindi fece un buco nelle assi del pavimento del soggiorno della signora Shipley e si nascose nelle fondamenta, portando con sé un panino e il caffè che lei gli aveva preparato. Poi coprì la buca con un tappeto e un grosso baule. Mentre gli uomini chiedevano: “Dov'è quell'infernale detective Allison?” e il loro capo spiegava che intendevano bruciarlo sul rogo, Siringo strisciò fuori dal suo rifugio verso la strada, avanzando lentamente sulla pancia sotto la passerella di legno dove la folla armata stava aspettando. Strisciò per la lunghezza di tre edifici ed emerse all'interno di un saloon, da dove scappò attraverso una finestra e poi corse in un canale sotterraneo acquoso per mettersi temporaneamente in salvo quando una guardia armata gli permise di unirsi agli uomini che si rifugiavano all'interno del Gem Mill.




Spesso, nei suoi viaggi sotto copertura, Siringo incontrava uomini che aveva conosciuto quando era ancora un cowboy del Texas. Di solito costoro pensavano che usasse un nome diverso, dando per scontato che avesse fatto qualcosa di illegale per aver bisogno di uno pseudonimo, non che lui stesso fosse la legge. Per evitare sospetti, Siringo viaggiava con ritagli di giornale falsi sui misfatti dei suoi personaggi sotto copertura, e talvolta riceveva lettere che facevano riferimento ai suoi precedenti “crimini.” Di tanto in tanto, però, veniva smascherato: mentre era sotto copertura a Cripple Creek, in Colorado, un detective di un'agenzia rivale lo consegnò ai minatori, che progettavano di gettare Siringo in un pozzo abbandonato. Ma "una dura ragazza da ballo mi salvò la pelle avvertendomi", scrisse Siringo, "poiché non poteva credere che mi fossi degradato abbastanza da diventare un detective."

La maggior parte dei malviventi interpretati da Siringo erano considerati socialmente superiori al carattere spocchioso di un detective. Nel 1895, Siringo andò in Alaska per dare la caccia a 10.000 dollari in lingotti d'oro rubati da un mulino di raffinazione vicino a Juneau, una boom-town su palafitte. Una serie di agenti avevano già fallito quando accettò un lavoro come oliatore di macchine presso lo stabilimento dove era avvenuto il furto. Dopo aver appreso ciò di cui aveva bisogno, Siringo usò la tattica familiare di inscenare il proprio infortunio per credibilità, cadendo dalle scale del mulino per lasciare il lavoro senza sospetti. Rintracciò i ladri con il collega operativo W.O. Sayles, i due si atteggiavano a venditori di liquori in una grande canoa piena di 25 litri di whisky. Il liquore li aiutò a fare subito amicizia in un paese sconosciuto, portandoli infine al loro uomo, che stava trasportando l'oro rubato su una goletta.




Dopo che una banda assaltò la ferrovia della "Union Pacific a Wilcox", nel Wyoming, nel settembre 1899, Siringo e Sayles si unirono ancora una volta in un'epica indagine Pinkerton che li avrebbe portati a percorrere decine di migliaia di miglia in quattro anni all'inseguimento di Kid Curry (Harvey Logan) e Butch Cassidy (Robert LeRoy Parker), dal Wyoming attraverso Colorado, Utah, Arizona e New Mexico. Lungo la strada, seguendo tracce di cavalli e passaggi di valuta, Siringo ottenne informazioni utili da vecchi contatti: Doc Shores, nella cui prigione del Colorado si era finto prigioniero, ora lavorava a Salt Lake City e aveva una soffiata su due uomini visti viaggiare con tredici cavalli; a Lumberton, nel New Mexico, anche J.M. Archuleta, dal primo incarico di detective cowboy di Siringo, aveva visto gli uomini e i cavalli. In cima a una mesa rocciosa nel White Canyon dello Utah, “tutte le tracce dei cavalli furono perse.” Ma dopo che Sayles ebbe intervistato la famiglia di Kid Curry, Siringo si diresse verso le Little Rockies nel Montana, dove Curry teneva i cavalli. Nei panni di Charles T. Carter, un fuorilegge del Vecchio Messico, Siringo fece amicizia con le peggiori persone della comunità e incantò la moglie del fratello di Curry, che condivideva con orgoglio le lettere del suo amante fuorilegge. Siringo raccolse ciò di cui aveva bisogno e andò avanti nell'indagine. Apprese il sistema di "uffici postali ciechi" del Wild Bunch utilizzato da "Hole-in-the-Wall" nel Wyoming settentrionale fino ad Alma nel New Mexico meridionale. A un certo punto, la falsa pista di un sovrintendente portò Sayles e Siringo fuori strada di 500 miglia.

Sebbene Siringo e Sayles non riuscissero a catturare direttamente la loro preda, nel 1901 gran parte del Wild Bunch era stato ucciso, catturato o inseguito oltre il confine. Una fonte in seguito disse a Siringo che Curry una volta lo aveva visto dalla porta sul retro di un saloon, dove si stava mescolando alla folla. Curry fu catturato nel 1902, per poi scappare di prigione l'anno successivo. 
Quando lesse che un uomo identificato come Curry era stato ucciso nel 1904, Siringo si rifiutò di crederci.

Mentre l'inseguimento del Wild Bunch fu la sua indagine più lunga, nel 1903 Siringo accettò quello che descrisse come il caso più pericoloso e “interessante” della sua carriera: sette mesi tra i distillatori del Kentucky e della Virginia. Cercava il figlio di un proprietario di miniera di nome Edward Wentz, che era stato rapito sulle montagne del Cumberland e ritenuto morto: “almeno venti omicidi furono commessi su queste montagne durante il mio breve soggiorno,” scrisse. Siringo adottò la sua identità di cowboy texano con un passato violento. Ma nel Kentucky sembrava che Siringo, che aveva chiacchierato con tutti i tipi di disperati, fosse entrato in un paese oltre la sua comprensione da cowboy. All'inizio sembrava addirittura un pò spaventato: “Il giorno successivo al mio arrivo a Jackson, ho visto qualcosa che mi ha convinto che la razza umana è leggermente mescolata con la famiglia degli animali suini.” Un vecchio a dorso di mulo partì fuori città con due boccali di whisky legati dietro la sella: non aveva percorso che mezzo isolato quando la corda si spezzò e i boccali caddero a terra e si ruppero. La strada era piuttosto fangosa e il whisky giaceva in pozze sul terreno. Il vecchio si mise in ginocchio e cominciò a bere dalle pozze. Ben presto ne arrivarono altri e seguirono l'esempio. Mi ricordavano un branco di maiali.

Dopo aver aspettato due giorni affinché i fabbri della città tornassero sobri abbastanza da ferrare il suo mulo, Siringo si incamminò nell'entroterra con un carro, destando il sospetto dei distillatori mentre procedeva. La sua vita fu minacciata molte volte e il caso richiese le sue capacità più oscure; a un certo punto si mantenne in vita mischiandosi tra ragazze adolescenti e partecipando a una gara di baci durante un ballo in mezzo alla foresta. Alla fine, Siringo fece amicizia con una donna che raccontò con orgoglio il rapimento e l'uccisione di Edward Wentz, accusato dalla famiglia della distruzione di due saloon locali. Gli edifici erano stati abilmente costruiti a cavallo del confine di stato in modo che i liquori illeciti potessero essere spostati da un'estremità all'altra per eludere gli ispettori statali. La morte di Wentz fu inscenata come un suicidio.

Dei molteplici casi in cui Siringo sembrava diventare un nativo del posto, i mesi trascorsi sulle colline sul caso Wentz sembravano averlo lasciato scosso. "Sono stato gettato in mezzo a una strana classe di persone che non pensano per niente a togliere la vita umana," concluse. Nel 1907, Siringo prestò servizio pubblicamente come guardia del corpo nel processo contro Harry Orchard e tre leader della Federazione Occidentale dei Minatori accusati di un complotto per omicidio che aveva ucciso l'ex governatore dell'Idaho Frank Steunenberg (1861–1905). McParland modellò il caso celebrato a livello nazionale sul suo precedente lavoro contro i Molly Maguires e fece arrestare ed estradare a Boise Bill Haywood e gli altri imputati del WFM. 




Durante il processo, Siringo veniva spesso visto armato in modo pittoresco, con la sua spada bastone e una Colt 45 con impugnatura di perla. L'avvocato difensore Clarence Darrow tenne un’arringa pubblica contro l’Agenzia Pinkerton e McParland, ottenendo l’assoluzione dopo una conclusione di undici ore. Come suo ultimo atto da Pinkerton, Siringo salvò la vita di Darrow quando venne a conoscenza di un linciaggio pianificato mentre si recava a Boise in treno.

Disse: “Non ho avuto il coraggio di vedere Clarence Darrow impiccato da una folla inferocita,” scrisse Siringo, “solo perché è sempre dalla parte degli svantaggiati.”

Successivamente, Siringo si ritirò nel suo ranch "Sunny Slope" a Santa Fe, che possedeva dal 1890 ma dove non aveva mai avuto abbastanza tempo per indugiare. Nel 1907, si sposò con Grace, dopo essersi dimesso dai Pinkerton. Portava con sé la sua "nuova giovane moglie" Grace, che aveva incontrato durante un incarico sotto copertura in Oregon, e sperava di intraprendere occasionali casi di investigazione freelance, trascorrere del tempo con i suoi cavalli domestici e tornare a scrivere. Quel matrimonio finì con un divorzio nel 1909. Siringo accettò alcuni incarichi dall’Agenzia investigativa di William J. Burns (1861-1932).



Fu sfortunato per Siringo che quello fosse l’anno in cui lo stenografo dell’ufficio Pinkerton di Denver pubblicò un feroce racconto: "The Pinkerton Labor Spy", con un editore radicale, che profilava molti agenti sotto copertura nonché l’ex capo James McParland (1844-1919), chiamato "il Decano della polizia Nera." Quando il libro di memorie di Siringo fu pronto, i fratelli Pinkerton non erano dell’umore per ulteriore pubblicità, anche se positiva. La società ritardò la pubblicazione di due anni e costrinse a modificare ogni nome significativo nel testo di Siringo, a cominciare da "Pinkerton," che divenne la fittizia "Dickerson Agency" e McParland divenne "McCartney."







Il 29 maggio del 1913 il The Daily Tribune scriveva: "Una vecchia coppia si è sposata qui al Majestic. Lei, 51 anni, lui sposo di 58 anni. Innamorati d’infanzia, si incontrarono di nuovo dopo molti anni e numerosi matrimoni. Charlie Angelo Siringo di Santa Fe, New Mexico, cowboy, autore e famoso detective, si è sposato al Majestic Hotel sabato pomeriggio con la signora Helen Partain, di Bay City, Texas. La cerimonia, semplice e dolce, è stata celebrata dal dottor Alonzo Monk, della chiesa metodista centrale, nei salotti dell'hotel alle 4, in presenza di numerosi ospiti dell'hotel. La sposa, che è carina per i suoi 51 anni, era insolitamente bella in un elegante abito di chiffon color lavanda ricamato a mano. È ospite del Majestic da oltre due settimane, insieme a Wylie Kuykendall, un allevatore in pensione, di Victoria, Texas, e sua moglie. La signora Siringo è proprietaria di un ranch di notevole valore vicino a San Antonio ed è nata e cresciuta nell'ovest. Il signor Siringo ha 58 anni. Per anni ha condotto una vita avventurosa. All’età di 11 anni era un cowboy a tutti gli effetti e da 23 anni è alle dipendenze della famosa National Detective Agency, essendosi ritirato solo di recente. Il suo libro, un’autobiografia, "A Cowboy Detective," è un racconto di 500 pagine che narra le sue emozionanti avventure in montagna e in pianura, e i suoi alti e bassi negli Stati Uniti, in Alaska, nella Columbia Britannica e nel Vecchio Messico. È un romanzo poliziesco intensamente interessante dall’inizio alla fine. Il signor Siringo incontrò per la prima volta la sua sposa 40 anni fa. Fu allora che Cupido compì la sua prima opera, poiché erano innamorati fin dall’infanzia. Tuttavia, il destino li separò solo per riunirli di nuovo. Il signor e la signora Siringo lasceranno Hot Springs mercoledì per il Sunny Side (Slope) Ranch dello sposo, alla periferia di Santa Fe." .

Dopo le correzioni imposte da Pinkerton, Siringo rispose con un libro di vendetta, "Two Evil Isms: Pinkertonism and Anarchism" (1914), che descriveva in dettaglio la corruzione dell’Agenzia, facendo infuriare i Pinkerton. Essi sequestrarono le matrici dall'editore e inviarono un detective della polizia di Chicago nel New Mexico con l’ordine di ammanettare e recuperare Siringo per un processo penale. Il Governatore del New Mexico, un amico, bloccò la sua estradizione. Nel 1920, avendo un disperato bisogno di soldi per le sue battaglie legali, l’ex agente scrisse un libro sulla vita della sua vecchia conoscenza Billy the Kid. Pubblicò anche una raccolta delle sue ballate da cowboy preferite.

Negli archivi Pinkerton presso la Biblioteca del Congresso, i risultati investigativi di Siringo sono stratificati attraverso i file, insieme a molte prove della lotta legale dei Pinkerton per impedirgli di scrivere delle sue esperienze. Se il romanzo poliziesco americano "Hardboiled" è davvero la classica storia di cowboy trasferita in un ambiente urbano, allora Siringo, in quanto cowboy e detective che ha scritto di entrambe le vite, è il collegamento tra le due.

Negli anni '20, molti brizzolati uomini di frontiera provenienti da entrambi i lati della legge si trasferirono a Hollywood, desiderosi di spacciare le loro esperienze. 



Siringo si fece strada nel gruppo che circondava l’attore William S. Hart (1864-1946) e consigliò il film di Hart, "Tumbleweeds," sulla corsa alla terra dell’Oklahoma, un evento che il vecchio cowboy aveva visto da giovane. Hart coltivò amicizie con un gruppo di vecchi pistoleri, aiutando Bat Masterson o cercando di pubblicare un libro di memorie per Wyatt Earp (1848-1929), di cui avrebbe portato la bara di fronte al suo rivale cinematografico Tom Mix.



Il salotto di Hart portò a Charlie Siringo altri contatti. Nel marzo del 1927, Houghton Mifflin organizzò una festa all’Hotel Alexandria di Los Angeles per celebrare il prossimo libro di Siringo: "Riata and Spurs: The Story of a Lifetime Spent in the Saddle as Cowboy and Detective." Siringo aveva il sostegno di un illustre editore nazionale per raccontare tutta la sua vita senza censure, dal cowboy del Texas al detective di frontiera. Quella notte, quando Hart si alzò per parlare sul palco della sala da ballo di Alexandria, rese omaggio a Siringo interamente in lingua Sioux, con le osservazioni tradotte in inglese da Luther Standing Bear. Per non essere da meno, Siringo alimentò l’eccitazione della folla parlando del suo incontro con Billy the Kid. Poi, secondo il Los Angeles Evening Express, “all'improvviso, mentre parlava, tirò fuori con una velocità che fece sussultare tutti, la ‘Pistol of the Kid,’ Siringo, che aveva trascorso tanti anni sotto pseudonimo, era finalmente il centro dell'attenzione. "Riata e Spurs" vendette più di 3.000 copie nel primo giorno. Poi arrivarono le inevitabili minacce dagli avvocati di Pinkerton, irritati dal fatto che storie e nomi cancellati per ordine del Tribunale dalle precedenti memorie di Siringo fossero stati inclusi nel nuovo libro, e avvertirono Houghton Mifflin di cessarne la pubblicazione. Gli editori, colti di sorpresa, purgarono e rielaborarono il libro, e un promettente manoscritto di Siringo, “Bad Man Cowboys of the Early West,” venne alterato per sostituire dozzine di pagine delle sue avventure Pinkerton modificate. Le copie sopravvissute della prima edizione non censurata sono oggetti da collezione.


Vivere tra i fuorilegge, spacciandosi per rapinatore di treni, dinamitardo, ladro di minerali o vagabondo ferroviario, aveva avuto un prezzo. Gran parte di ciò che Charlie Angelo Siringo aveva imparato e fatto sotto copertura rimase non pubblicabile per l’azienda che aveva coraggiosamente servito. Quando morì nel 1928, Will Rogers e Bill Hart lo ricordarono come il più famoso cowboy detective della nazione. La sua lapide a Altadena recita: "Charlie Siringo, Cowboy Detective."

Un altro uomo delle pianure americane ha intrapreso il suo ultimo viaggio. Possa la sua tomba essere sempre adornata di fiori. 

Il “Tribune” della Contea di Matagorda riporta: “Charlie Angelo Siringo muore a Los Angeles. Il romanziere cowboy, molto noto qui, è deceduto in California.

In una piccola casa di Hollywood, dove manteneva vivi i suoi ricordi delle pianure del West con emozionanti racconti di cowboy d'altri tempi, Charles A. Siringo è morto venerdì. Sono passati circa vent’anni da quando lasciò le montagne per il Sud della California, con la salute compromessa dopo una vita faticosa come mandriano nel Texas Panhandle ed eroe di molti incontri emozionanti con i fuorilegge delle pianure. 

Aveva 77 anni.

Cinquant’anni fa, Siringo, nato in Texas e divenuto famoso come cacciatore di fuorilegge, cavalcava mandrie di bestiame lungo il vecchio sentiero Chisholm verso il Kansas. Più tardi, guidò i Texas Longhorns attraverso il paese del Panhandle, dove nacquero molte storie western selvagge e confuse. Ma fu un treno quarantadue anni fa a cambiare il corso della vita di Siringo. Un treno di bestiame lo portò a Chicago, dove la sua esperienza come cowboy gli valse un posto presso l’Agenzia investigativa Pinkerton. Da Chicago, i Pinkerton lo mandarono a Denver. Qui seguirono alcune delle sue imprese più note contro i personaggi senza legge del Vecchio West. Per quattro anni, Siringo combatté il “Wild Bunch,” una banda di cavalieri fuorilegge, riuscendo infine a liberare il paese dalle loro depredazioni. Billy the Kid, un famoso pistolero delle pianure, fu catturato da Siringo. Quando la sua salute peggiorò, Siringo fece le valigie e si trasferì sulla costa del Pacifico. In California, le sue esperienze avventurose nelle rivolte indiane, nella caccia al bestiame, nella caccia ai fuorilegge e nella caccia al bufalo furono trasformate in storie. Tra i suoi lavori più noti ricordiamo “A Lone-Star Cowboy,” “Quindici anni sul ponte (dell’uragano) di un pony spagnolo,” “La vita di Billy the Kid” e “Un detective cowboy.” Siringo era molto conosciuto, soprattutto tra gli antichi allevatori di questa zona. Alcuni anni fa, tornò in questa contea e sposò la signora Ellen Partein. Ben presto si separarono. Siringo tornò nel New Mexico. La signora Partain in seguito sposò un uomo di nome Sapp, che ora sta scontando l’ergastolo nel penitenziario per aver ucciso sua moglie in un boschetto vicino a Beaumont. Siringo allevava bestiame nelle pianure del Texas meridionale ed era un personaggio pittoresco.

Poco prima della fine, Siringo disse a un giornalista che temeva una sorta di resa dei conti per la sua vita avventurosa: “Quando arriverà la chiamata finale, dovrò accettare la mia sorte, con Satana che tiene il cucchiaio.”

Siringo morì nel ottobre del 1928 e, con la sua scomparsa, il New Mexico perse uno dei più grandi cowboy del passato, l’uomo che scrisse della vita del cowboy così come la viveva davvero. Scrisse non in modo letterario, ma come parlavano e vivevano lui e tutti gli altri cowboy del suo tempo.

Non molto prima di morire, Charlie parlò del suo passato e rifletté su ciò che lo aspettava. Una delle sue ultime richieste fu che sulla sua lapide fosse incisa una poesia di Badger Clark, Jr. (1883–1957), che recita:


"Era bello vivere quando c’era tutto il grammo,

Senza alcuna recinzione o confusione,

Apparteneva alla associazione con Dio

Con i confini dell’orizzonte da Est a Ovest,

Con spazio per andare e venire.

Mi piace il mio film e il migliore

Quando fu disperso alcuni.

Quando la mia vecchia anima va a caccia e riposa

Al di là dell’ultima divisione,

Lasciami solo in qualche striscia di West,

È soleggiato, solitario e ampio.

Lascia che il bestiame faccia girare la mia lapide,

E i coyote piangano i loro parenti.

Vengano i cavalli e scalpitino la mia tomba,

Senza alcun filo spinato.

Non recintate il bello..."

Fu sepolto nel cimitero di Inglewood Park, Inglewood, California.

Siringo nella Cultura Popolare:

Nel film spaghetti western “Face to Face” di Sergio Sollima del 1967, un personaggio modellato su Siringo (ma con il nome scritto “Charley”) è interpretato da William Berger.




L’apparizione di Siringo nel film è un anacronismo poiché “Face to Face” è ambientato durante la Guerra Civile Americana, quando il vero Siringo era solo un bambino.

Charles Siringo appare anche come personaggio in “So Brave, Young, and Handsome” di Leif Enger (2008).

Siringo Road, un’importante arteria stradale sul lato sud della città di Santa Fe, nel New Mexico, prende il nome dall’ex detective e scrittore.

Nel romanzo “Streets of Laredo” di Larry McMurtry, Call legge il primo libro di Siringo e dice a Charles Goodnight che si tratta principalmente di fandonie.

La composizione originale e la canzone di Mike Blakely intitolata “Charlie Siringo” parlano della vita di Charlie Siringo.

L’attore Steve Forrest ha interpretato Siringo nel film televisivo del 1976 “Wanted: The Sundance Woman.”



L’attore Brad Johnson ha interpretato Siringo in un film per la TV del 1994, “Siringo.”

L’attore Dennis Farina ha interpretato Siringo in un film per la TV del 1995, “Bonanza: Under Attack.”

Nell’episodio di Leverage “The 10 Grifters Job,” il personaggio Eliot Spencer (interpretato da Christian Kane) si traveste da Siringo per una festa in costume con un mistero di omicidio.

Charles Siringo appare come un personaggio nel romanzo “Sundance” di David Fuller, pubblicato nel 2014.

Charles Siringo appare con Dashiell Hammett come personaggio principale nel romanzo “Ragtime Cowboys” di Loren D. Estleman, pubblicato nel 2014. Assunti da Wyatt Earp per ritrovare il suo cavallo da corsa rubato, si ritrovano a scontrarsi con altri personaggi della vita reale, tra cui Joseph P. Kennedy Sr., la vedova e la figlia di Jack London e coloro che furono coinvolti nello scandalo “Teapot Dome.”

Eventi storicamente veri intrecciati nella finzione del Vecchio West e della prima Hollywood.

Charles Siringo appare anche in una controstoria alla “Storia di Lizzie Borden” nella serie Lifetime del 2015, “The Lizzie Borden Chronicles,” interpretata da Cole Hauser.

Charles Siringo è apparso nel fumetto “Wynnona Earp.”

Evidentemente, Siringo non è così dimenticato come si potrebbe pensare.



Nel 2014, Loren D. Estleman, un autore pluripremiato noto sia per i suoi western che per i suoi romanzi polizieschi (in particolare la sua serie con l’investigatore privato di Detroit Amos Walker), ha pubblicato “Ragtime Cowboys,” che unisce Charlie Siringo con un altro ex agente della Pinkerton, Dashiell Hammett.

Hammett abbandonò la scuola a 13 anni per contribuire a sostenere la sua famiglia. Entrò a far parte della “Pinkerton National Detective Agency” nel 1915.

Il tempo trascorso qui fu la sua ispirazione per molti dei suoi famigerati romanzi gialli.

Più recentemente, il biografo di Hammett (“The Lost Detective”), Nathan Ward, bloccato in casa con un sacco di ricerche durante il Covid, ha scritto la prima nuova biografia di Siringo da anni.



Wilson Vieira

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