di Moreno Burattini
Inizia con questo intervento la riproposta su Dime Web di alcune recensioni librarie - fumettistiche e non - pubblicate in prima battuta da Moreno Burattini sul suo blog Freddo cane in questa palude. I rapporti di amicizia e professionali ultradecennali che legano Moreno a noi dei Quaderni Bonelliani sono ben noti e Moreno ha accettato con entusiasmo la nostra proposta di "ristampa elettronica" di alcuni suoi pezzi. Abbiamo intitolato questa serie di post La versione di Moreno (con una strizzata d'occhio al capolavoro di Richler): gli articoli saranno collegati a pagine diverse, a seconda dei contenuti (per es. se si tratta di volumi riferibili al cosmo bonelliano troverete il link sul Giorno del Giudizio, mentre se parliamo di libri di letteratura di genere il collegamento apparirà sulla Biblioteca di Altrove) e ne troverete l'elenco completo e aggiornato su Cronologie & Index. Di nostro abbiamo messo una nuova impaginazione e nuove immagini di corredo. Speriamo di avervi incuriosito! (s.c. & f.m.)
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Tex Albo Speciale n.1, giugno 1988. Disegno di Buzzelli. |
Si tratta del primo Texone, uscito originariamente nel giugno del 1988 e
riproposto in versione cartonata con il corredo di un ricco apparato
critico. A Matteo Stefanelli e Gianni Brunoro è affidato il compito di
introdurre l'opera, illustrata dal tratto pittorico e personalissimo di
Guido Buzzelli (Roma, 1927; ivi, 1992), un autore apparentemente lontano
anni luce non solo dal western, ma anche dal segno realistico
tradizionalmente richiesto da una serie come Tex. Buzzelli veniva da
esperienze eterogenee ma tutte caratterizzate dal grottesco sia nei
testi (sempre suoi) che nei disegni (La rivolta dei racchi ne è un
esempio), pubblicate su riviste “alternative” (come, appunto, “Alter”
Linus). Basti pensare che contemporaneamente a Tex disegnava tavole
ironiche e dissacranti su Satyricon, il supplemento domenicale di
Repubblica, di cui era uno degli autori di punta. Eppure, dedicandosi ad
Aquila della Notte, trasferisce il suo luciferino senso del dinamismo
tipico del grottesco al servizio di una avventura tra le foreste
dell’Oregon, dove ogni personaggio risulta animato da una incredibile
carica vitale e da una straordinaria espressività. Nei Texoni non è
grande solo il formato. E’ grande anche l’idea che c’è dietro. E grandi,
proprio grandi, sono i nomi degli autori chiamati a concretizzarla.
Parliamo dei Texoni, ovvero dei volumi della serie Tex Albo Speciale che
dal 1988 si sono affiancati in edicola agli albi di Tex della serie
regolare e ai suoi supplementi (Maxi Tex, Tex Color e Almanacchi del
West). Nella sua presentazione al primo di questi volumi, disegnato da
Guido Buzzelli con il suo personalissimo tratto, Decio Canzio così
spiegava: L’idea è quella di chiedere ad alcuni "grandi" del disegno di
misurarsi con il personaggio di Tex Willer, per offrire ai lettori
nuove interpretazioni del protagonista, dei suoi comprimari e del suo
mondo.
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Tavola originale di Guido Buzzelli, Menelik, 1972 |
La storia, scritta da Claudio Nizzi e intitolata Tex, il
grande!, era pronta già da tempo, negli archivi della Casa editrice, e
quando era stata commissionata a Buzzelli il progetto dei Texoni ancora
non esisteva. E’ lo stesso disegnatore a raccontare come andarono le
cose, in una intervista pubblicata sul n° 22 di Fumo di China (prima
serie) datato febbraio 1995: Incontravo spesso Sergio Bonelli nelle
varie manifestazioni – spiega Buzzelli - Una volta, cinque anni fa, mi
propose di fare Tex. Io gli promisi che l’avrei fatto volentieri, ma poi
non ho mai trovato il tempo. Un anno fa decisi di telefonargli,
domandandogli se era ancora disponibile a farmi farmelo fare. Poi,
quando l’ho fatto, era un’enormità di lavoro: 224 pagine. L’ho fatto
meglio che potevo, ma penso che non ne farò un altro. Il testo è molto
buono, la sceneggiatura è perfetta, quindi l’ho disegnato volentieri.
Inizialmente ho fatto del mio meglio per disegnare come Galleppini e gli
altri disegnatori abituali (Bonelli me lo aveva raccomandato!); ma
questa è stata un’impresa quasi impossibile, perché se uno vuol fare un
disegno agile e scorrevole non ce la fa a seguire un altro stile, un
altro tratto. Infatti molte cose del mio Tex penso che disorientino i
lettori abituali. Bonelli lo teme, e ha detto che forse farà un’edizione
speciale, un volumetto doppio, nel quale dirà appunto che è un Tex
particolare, fatto da Buzzelli.
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Gennaio 1972: Buzzelli (a sx), con Druillet (al centro) e Siò (a dx) nello studio di Tac a Tac, trasmissione televisiva francese. |
Dunque, inizialmente, la proposta fatta
a Buzzelli, prevedeva la pubblicazione della storia, una volta
realizzata, nella serie regolare. Ma il disegnatore, per quanto avesse
cercato un approccio a Tex che si mettesse al servizio dell’eroe e si
inserisse nel solco di una tradizione che andava rispettata, non riuscì a
non dare alle proprie tavole l’impronta particolarissima del suo stile. Guido Buzzelli – scrisse del resto Decio Canzio nell’introduzione al
suo Texone – è un iconoclasta aduso a rompere i modelli consolidati e
tradizionali per proporre innovazioni nelle forme e nei contenuti del
disegno. Tex, dunque, è l’icona affidata all’iconoclasta. Che però se
ne innamora e anziché distruggerla la trasforma, le infonde energia
vitale, movimento, capriccio. Di fronte al risultato, Bonelli capì due
cose: la prima, che non si potevano pubblicare le tavole di Buzzelli
nella serie regolare; la seconda, che si trattava comunque di un lavoro
superlativo, che doveva per forza essere pubblicato. Si trattava solo di
trovargli uno spazio adatto, e un’occasione. L’occasione la offrì il
calendario, di lì a poco: se Tex il grande! era già pronto nel 1985,
nel 1988 c’erano da festeggiare i primi quaranta anni di Aquila della
Notte, la cui prima apparizione risaliva appunto al 1948. Così, ecco
l’idea di un albo speciale, di grande formato. Ed ecco anche l’idea di
non limitarsi a un albo soltanto, ma di inaugurare con il volume di
Buzzelli una intera serie in cui altri artisti come lui potessero
confrontarsi con il mito di Tex, nella speranza (o nella certezza) che
tanti altri avrebbero potuto raggiungere risultati simili. Non a caso
il progetto si concretizzava nel momento in cui la Casa editrice di
Sergio Bonelli, portabandiera del fumetto popolare in Italia, ma con
all’attivo numerosi esperimenti sul terreno del fumetto “d’autore”
(dalla collana Un Uomo un’Avventura alle pubblicazioni legate alle
riviste Orient Express e Pilot), comincia a a proporre, il “popolare
d’autore”. L'edizione di Nicola Pesce propone anche tutta una serie di
schizzi di prova anche a colori, mentre la storia vera e propria viene
riprodotta su carta dalla cromatura leggermente ingiallita per
restituire, nonostante la cartonatura che nobilita il volume, l'effetto
"popolare" dell'originale.
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Tex il grande!, Nicola Pesce Editore, ottobre 2012. Disegno di Buzzelli |
TEX IL GRANDE!
Ottobre 2012
Pagg. 246 - € 24,00
Testi: Claudio Nizzi
Disegni: Guido Buzzelli
Rubriche: Gianni Brunoro, Matteo Stefanelli
Nicola Pesce Editore (NPE)
Moreno Burattini
P.S. trovate i link alle altre puntate della Versione di Moreno andando sulla pagina delle Cronologie!