tag:blogger.com,1999:blog-3032897684267706178.post6580214274274588868..comments2024-02-25T00:08:20.573+01:00Comments on DIME WEB: FASCISMO E FUMETTO. GLI ALBORI DELLA MODERNA SCUOLA ITALIANA DEL FUMETTO AVVENTUROSO. BONELLI & PEDROCCHIDime Webhttp://www.blogger.com/profile/14802112818068750260noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-3032897684267706178.post-39717921549871811142012-11-06T07:22:45.979+01:002012-11-06T07:22:45.979+01:00Quello della storia disneyana della pesca è un nos...Quello della storia disneyana della pesca è un nostro cavallo di battaglia! Io e Moreno ne parlammo la prima volta in una serata sul fumetto organizzata da Stefano Casini e dal Comune di Cecina circa 20 anni fa! Per rimanere in ambito Disney quando l'Another Rainbow negli USA ristampò a colori l'opera completa di Carl Barks (mica "bau bau micio micio" come direbbe Iacchetti) le labbra dei componenti delle eventuali tribù africane che apparivano in certe storie vennero tutte ritoccate, da belle carnose (stile nigeriano) a sottili-sottili (stile somalo)! Di fronte a certe idiozie mi cascano le braccia. E quando quell'organizzazione di consumatori (taccio nomi e sigle per carità di quel che resta della patria) voleva far sequestrare Tex dai giudici di Milano perché in una storia si accendeva una sigaretta e diceva che era piacevole e poteva istigare i giovani all'emulazione? Tex, nel West di fine '800, non può fumare? Il tribunale - che quella volta doveva essere andato a fare una capatina a Berlino - archiviò il tutto, grazie a Dio! Ma ricordo che Bonelli era rimasto talmente sconvolto dalla cosa che non voleva che si parlasse della faccenda nemmeno in termini negativi contro la denuncia e nemmeno in termini di congratulazioni quando tutto si risolse in una bolla di sapone. Fa impressione che ancora oggi ci possa essere qualcuno autoelettosi educatore che prende in mano un fumetto e storca la bocca schifato pensando a quale azione possa essere intrapresa per togliere dalle mani dei ragazzi siffatto scandalo. Poi: droghe sempre più potenti, alcool a fiumi, macchine lanciate sulle statali come fossero in pista, bullismo, pestaggi, scippi, etc.... Beh, questa è colpa della società, mica del fumetto! O forse del fumetto?<br /><br />Francesco ManettiDime Webhttps://www.blogger.com/profile/14802112818068750260noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3032897684267706178.post-68691322697868839942012-11-05T21:33:19.545+01:002012-11-05T21:33:19.545+01:00Eh già. Ci sono censure che sono molto subdole. Se...Eh già. Ci sono censure che sono molto subdole. Se un fumetto viene ritirato dal mercato o oscurato lo si capisce che è stato oggetto di censura. Ma quando si arrivano anche a cambiare i testi nei balloon per inserire nuovi contenuti politicamente corretti non sempre è facile accorgersene. E' successo anche questo con Topolino in ristampe di storie dove si parlava di pesca. E anche questo Moreno lo ha raccontato sapientemente nel suo intervento che abbiamo intitolato "La seduzione degli innocenti". Ce ne sarebbero di cose da dire... Per un bel compendio citerei il bel tomo "Maledetti fumetti".Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07108195052006593779noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3032897684267706178.post-43554126293256185722012-11-05T18:41:19.319+01:002012-11-05T18:41:19.319+01:00Ha ragione Marco. La censura (molto spesso morale)...Ha ragione Marco. La censura (molto spesso morale) nei confronti del fumetto (e della letteratura di genere) continua anche dopo il Fascismo e per certi versi si intensifica. Famigerato il fascicolo del 1951 distribuito in ambito cattolico "Mammina me lo compri" nel quale si adducevano gli stessi argomenti contro il fumetto usati nel 1938. E in America, che non avrebbe mai avuto dittature, come scordarsi il terribile Comics Code? E tornando da noi, quando negli anni Sessanta trovavano quasi sempre nelle stanze degli assassini qualche copia di Diabolik o di altri neri italiani? E avvicinandosi alla nostra epoca (il 1990?) come scordare la campagna stampa dell'Espresso contro il fumetto horror, nato sul successo di Dylan Dog? E oggi, possiamo inserire nel filone censorio il politically correct che vieta di ristampare, per esempio, storie classiche disneyane dove, ancora per esempio, si parli di caccia o di tribù africane se caratterizzate con tratti "etnici"?<br />Si vede che la lezione del Min.Cul.Pop. non è stata dimenticata!<br /><br />Francesco Manetti<br />Dime Webhttps://www.blogger.com/profile/14802112818068750260noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3032897684267706178.post-80070852064324240892012-11-05T18:27:22.242+01:002012-11-05T18:27:22.242+01:00Posseggo questo libro anche se ancora non ho ultim...Posseggo questo libro anche se ancora non ho ultimato la sua lettura. Interessantissimo, come questo articolo. "Eccetto Topolino" ma mica tanto negli anni successivi... Al buon Moreno ho proposto di parlare a Etna Comics 2012 della censura nel mondo del fumetto. Ecco uno stralcio che abbiamo registrato per la Zagor TV. Davvero esilarante (e preoccupante): http://www.youtube.com/watch?v=S4WNk3lhDj8<br /><br />:-)Marco Grassonoreply@blogger.com