martedì 24 aprile 2018

MICHAEL DAUGHERTY E LA "METROPOLIS SYMPHONY" (MUSICA & FUMETTO 1)

di Francesco Manetti

Il fumetto è un mezzo di comunicazione che nasce convenzionalmente alla fine del XIX secolo, con le avventure suburbane di Yellow Kid, il monellaccio creato da Outcault. In realtà il comic è il punto di arrivo di una antichissima tradizione di "narrativa sequenziale per immagini e parole scritte" che risale alla notte dei tempi: alle grotte dipinte dai cavernicoli, alle tombe dei faraoni egizi, e via dicendo. Più antica del fumetto è sicuramente, come forma espressiva, la musica - intesa sia come canto con o senza strumenti, sia come musica strumentale. E, come per il fumetto, anche nella musica è difficile, se non impossibile, tracciare confini certi. Dove finisce l'illustrazione satirica e comincia il fumetto moderno propriamente detto? Quand'è che si passa dal fumetto "popolare" a quello "d'autore"? Che differenza c'è fra la musica classica e la musica pop? Star Wars Suite di John Williams è solo una colonna sonora cinematografica o è anche una grande pagina di musica sinfonica? E infine: che differenza c'è tra la musica e il fumetto? Milioni? Zero? Facile immaginare come queste e tante altre simili domande siano destinate a rimanere senza risposte univoche. Inizia con questa puntata - dedicata a un grande compositore moderno appassionato di pop culture - una serie di interventi con i quali "Dime Web" intende tentare di far luce sulla vasta "terra di nessuno" che si estende fra la letteratura disegnata e il pentagramma! (f. m.)


Michael Daugherty nello Iowa

L'autore

Michael Kevin Daugherty è nato nel 1954 a Cedar Rapids nello Iowa. Suona il piano fin da piccolo, stimolato com'era dalla sua famiglia, tutta fatta di musicisti professionisti. Compie i suoi studi musicali negli Stati Uniti (a Yale) e in Europa. In Francia, a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, su invito di Pierre Boulez (uno dei maggiori direttori d'orchestra per la musica sinfonica del XX secolo), approfondisce gli aspetti più tecnici della musica elettronica e della computer music all'IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) di Parigi, dove conosce Luciano Berio e Frank Zappa; più tardi, in Germania, lo troviamo ad affinare l'arte della composizione sotto maestri contemporanei del calibro del tedesco Karlheinz Stockhausen e dell'ungherese György Ligeti (celeberrimo autore della parte più "misteriosa" della colonna sonora di 2001: Odissea nello spazio). Daugherty è universalmente noto per aver saputo con grande intelligenza cogliere le suggestioni che venivano dalla "cultura popolare" - vera e propria ossatura della cultura nordamericana stessa -  al fine di trasformarle in brani di musica sinfonica: le leggende urbane, gli UFO, la fantascienza, il cinema e - ovviamente - i fumetti!


Michael Daugherty all'IRCAM di Parigi nel 1979. L'istituto, centro per la musica elettronica, computerizzata e sperimentale, fu fondato da Boulez nel 1969.

La University of Michigan Symphony Orchestra mentre esegue la Metropolis Symphony

Metropolis Symphony

Si tratta di una delle prime opere di musica orchestrale di Daugherty: cinque movimenti realizzati fra il 1988 e il 1993, su commissione. Com'è chiaro dal titolo la fonte d'ispirazione è il mondo di Superman, figlio adottivo del nostro pianeta, che si nasconde sotto l'identità segreta del giornalista Clark Kent nella città di Metropolis (immaginata in parte sulla falsariga della Metropolis di Lang). La sinfonia ha dato il nome a un'orchestra giovanile di Chicago. I movimenti, nelle esecuzioni dal vivo e nel disco che ne è stato tratto, non vengono eseguiti seguendo la cronologia di composizione, ma in un ordine diverso.

La Metropolis dei fumetti


Lo spartito dell'intera sinfonia




Qui e sopra: tre differenti versioni del CD di Metropolis Symphony e il retro con le tracce. 


Il primo movimento si intitola Lex, con chiaro riferimento a Lex Luthor, la nemesi di Superman; scritto nel 1991 fu commissionato dalla Baltimore Symphony Orchestra; seguendo un certo "naturalismo" e ricorrendo anche a trilli che potrebbero evocare i fischietti dei poliziotti l'autore riesce a far percepire all'ascoltatore un'atmosfera di scontro urbano. Il violino solo, che suona una sorta di "moto perpetuo", è la metafora dell'insistenza malvagia di Luthor.

Lo spartito di Lex

La prima apparizione di Lex Luthor nei fumetti


Il secondo pezzo è Krypton, il nome del pianeta natale di Superman, che esplode un attimo dopo che il piccolo supereroe è stato lanciato con un razzo verso la Terra; il brano risale al 1993 e fu commissionato dalla Absolut Vodka, celebre liquore svedese; i toni apocalittici - con tanto di sirena d'allarme che appare a più riprese nelle note - evocano il disastro planetario che estingue un'intera specie aliena.


Lo spartito di Krypton

La fine di Krypton

La Absolut Vodka


Segue il brano intitolato MXYZPTLK: si tratta del nome di uno dei più pittoreschi nemici di Superman, Mister Mxyzptlk, una specie di folletto extra-dimensionale con enormi poteri di manipolazione della realtà. Visto il personaggio l'andamento del pezzo è scherzoso, paragonabile a quello dell'opera buffa, con qualche accenno misterioso. Cronologicamente si tratta del primo movimento della sinfonia, risalendo al 1988: fu commissionato dalla Cleveland Chamber Symphony.

Lo spartito di MXYZPTLK

La prima apparizione di Mr. Mxyzptlk!



Ecco poi Oh, Lois!, il più breve di tutti i pezzi dell'opera, scritto nel 1989 su commissione della Cleveland. Il titolo si riferisce a Lois Lane, altro personaggio forte della saga di Superman, la giornalista del Daily Planet collega di Clark, e sua eterna (non) fidanzata. Ascoltando il brano sembra quasi di vedere i due impegnati in un indiavolato e sensuale ballo...

Lo spartito di Oh, Lois!

Lois Lane si innamora di Superman!


L'ultimo movimento è Red Cape Tango, ed è anche quello più recente in ordine temporale: fu commissionato dalla Albany Symphony Orchestra (dove Albany è la capitale dello stato di New York). Il tango del mantello rosso, evoca fin dal titolo lo svolazzare della cappa cremisi di Superman, quando vola nei cieli. Questo che chiude la sinfonia è sicuramente il pezzo più noto dell'intera opera. Inizio struggente, maestoso, con gli strumenti che si rispondono a mimare un'eco in spazi sconfinati; parte il tango, col suo incalzante tempo binario, e poi l'andamento si fa più tragico, quasi funereo, con innesti dall'antico canone musicale del Dies Irae (questo procedimento di riscoperta non è solo mahleriano, ma tipicamente americano: basti pensare a Ives). È la morte di Superman per opera di Doomsday: il mantello rosso svolazza sulla tomba di macerie dell'eroe, come nella famosa copertina del 1993 (alla quale si è ispirato lo stesso Daugherty).


Spartito per Red Cape Tango
Red Cape Tango: spartito della versione per banda


La morte di Superman! (1993)


Esiste un sesto brano ispirato alla saga di Superman che non è compreso nell'opera Metropolis Symphony. Si tratta di Bizarro del 1993, che nel nome rimanda al clone imperfetto del supereroe creato da Luthor. Il pezzo ha un andamento più vicino al jazz, o addirittura al rock, che alla musica sinfonica "classica", ed è infatti composto per essere suonato da una ensemble di fiati (anche Red Cape tango ha una versione per banda, scritta nel 1999).

Spartito per Bizarro, sesto pezzo ispirato a Superman non incluso nella Metropolis Symhony

Il mondo di Bizarro


Francesco Manetti

N.B. Troverete i link di questa e delle prossime puntate di Musica & Fumetti su Cronologie & Index!

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