domenica 21 febbraio 2016

DIME WEB INTERVISTA LAURA SCARPA! (LE INTERVISTE XXV)

a cura di Franco Lana

Con questo nuovo vis-a-vis, le Interviste di Dime Web, realizzate nella quasi totalità dal nostro reporter d'assalto Frank Wool, raggiungono quota venticinque! Tocca stavolta a Laura Scarpa sottoporsi al pressante interrogatorio. Nata a Venezia nel 1957,ha scritto e disegnato storie pubblicate su "Linus", "Alter", "Orient Express", "Il Corriere dei Piccoli", "Snoopy", "Ragazza In", "Lupo Alberto Magazine", "Blue", "Terre di Mezzo", "Mondo Naif", "Touch" e via dicendo. Nel 2015 ha redatto un imperdibile saggio dedicato ai 25 anni di carriera di Moreno Burattini; maggiori e più approfondite notizie bio-bibliografiche possono essere comunque rintracciate scorrendo l'interessantissimo blog dell'autrice, Caffè a Colazione. Laura dirige da oltre dieci anni con estrema passione la fondamentale rivista "Scuola di Fumetto"... e il nostro colloquio inizia proprio da qui. Buona lettura! (s.c. & f.m.) 

Laura Scarpa


DIME WEB - Partiamo dal presente. "Scuola di Fumetto", la rivista da te diretta, ha toccato l'invidiabile traguardo del numero 100! Tratteggiaci un bilancio, di questo avvenimento. 

LAURA SCARPA - Un vero bilancio (economico) non farebbe felice un investitore. Ci stiamo pelo pelo e con tanto lavoro gratuito della sottoscritta. Ma ne siamo orgogliosi, e un bilancio oggi, rispetto alla situazione dell'edicola, è invece più che soddisfacente. Dopo un lento calo fisiologico, ci siamo fermati e abbiamo punte di risalita e un rinnovato interesse. Oggi, in cui praticamente tutti i giornali perdono colpi, mantenere e consolidare la posizione ci sembra un grande valore, morale ed economico. D'altra parte questi lunghi anni di pubblicazione hanno dimostrato tutta la nostra passione per questa testata e per il fumetto. Una volta Sergio Bonelli si lamentò scherzosamente con me: tu non ami il fumetto seriale, ma credo che proprio l'essere di ampie vedute sia la nostra forza. Pubblichiamo molti articoli e sketch del fumetto popolare, ma assieme ai grandi autori del passato, del presente e del... futuro. Sì, siamo attenti anche alle nuove generazioni di autori, popolari o underground, è proprio a loro e alle nuove tendenze, che abbiamo dedicato il n. 100. In ogni caso non stiamo fermi, stiamo creando una rivista che si muove ed evolve. Il 2016 vedrà sempre di più articoli ricchi di immagini inedite e anche uno spazio a parti didattiche che rivelino i segreti del mestiere, oltre che a un quadro internazionale del fumetto.


Il saggio su Burattini



DW - Il fumetto è in crisi, oppure no? 

LS - Sono in crisi le vendite, di tutto direi, tranne che del cibo (consolatorio) e forse della tecnologia e hi fi. Ma se l'editoria vacilla un po' per le nuove tecnologie, un po' anche per un eccesso di produzione (dovuto soprattutto a meccanismi perversi di distribuzione e pagamenti), il fumetto è l'unico settore che sale, sebbene salga partendo da una posizione bassa. È in difficoltà il fumetto seriale, in buona parte sostituito da internet, games e video. È assolutamente in aumento pazzesco quello autoriale, ma non sempre con vendite degne di tal nome, però anche con autori da best seller. Ci manca il fumetto per giovani, per adolescenti, per ragazzini. Non sono sufficienti nomi come Ortolani o Zerocalcare, e ora Sio, che non a caso approda a "Topolino". Manca una produzione più diffusa per più lettori. Il manga tiene, ma non ha più le cifre di un tempo. Vedremo, molto si può fare, i piccoli editori ci provano, i grandi molto meno, purtroppo.


"Scuola di fumetto" n. 101


DW - Quali sono le tue attuali letture fumettistiche? 

LS - Sempre troppo poche, per questioni di tempo. Continuo ad amare autori francesi che qui si leggono poco o nulla, come Trondheim, Killoffer, David B. o Tardi... poi Posy Simmons e degli italiani come Gipi, Fior, Zerocalcare, Bacilieri, Ratigher, Tuono, ma anche i miei, ovviamente Visintin è sempre più bravo e di Panaccione aspetto una nuova storia tutta sua. Poi aspetto con ansia il nuovo libro di Lorena Canottiere, in uscita per Coconino, e davvero molti autori relativamente recenti mi sembrano bravissimi anche nel raccontare, non solo graficamente.

"Scuola di fumetto" n. 100



DW - Di fumetti ormai ne sono stati realizzati a quintali. Qual è, secondo te, la strada per trovare ancora idee originali e storie che possano fare breccia nei cuori dei lettori? 

LS - Pensare alle storie, e farsi un po' meno... seghe. Raccontare di sé e mettersi in gioco, ma non necessariamente scrivendo diari, che possono raggiungere alte vette, ma non sempre e rischiano di diventare troppo autoreferenziali se non si hanno cose da dire. Se parliamo degli altri parliamo sempre di noi. Se parliamo di noi DOBBIAMO parlare anche del mondo attorno, politico o privato che sia. Credo che occorra lavorare seriamente sulle storie e sul linguaggio, e cercare di essere chiari per raggiungere anche un pubblico di non addetti ai lavori, e non appartenenti solo al tuo piccolo entourage. Zerocalcare in questo è un esempio. Raro.





DW - Progetti? Cosa bolle in pentola? 

LS - Tanti libri da fare. Sto cercando di recuperare fumetti pubblicati in luoghi strani e quindi praticamente perduti, di bravi autori che vanno scoperti o approfonditi. Sempre anche saggi, e uno spazio anche per i più piccoli, un pubblico a cui si può offrire molto. Uno sguardo all'estero, sempre più fitto il dialogo con altri autori ed editori. Personalmente continuo il blog "Caffè a colazione", per continuare a essere autrice e indipendente. Il lavoro fatto sui 100 ragazzi di Ankara per me è stato importante, spero anche per tanti lettori. Ed è stato un ponte con tanti internauti turchi. Credo che qualche libro vada fatto da quel blog. Sarà Alice? Non so, te lo farò sapere...


 

a cura di Franco Lana


N.B. trovate i link agli altri colloqui con gli autori su Interviste & News!

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