sabato 28 dicembre 2013

THIS IS THE END. JULIA 183

di Antonio Russo

Fare il soldato non è una cosa facile. Lo si sceglie per mestiere, e spesso per ripiego, ma ci si trova a volte a dover fare davvero quel che si è dovuto imparare, cioè uccidere. Berardi non giudica il protagonista, ce lo presenta per come è: una persona normale che fa un lavoro non tanto normale, che tanti magari non considerano perché non tocca a loro. Sulle tristi sorti toccate ai reduci si è scritto tanto, dopo il Vietnam, ma gli stessi errori vengono ancora oggi ripetuti, per chi sotto la bandiera a stelle-e-strisce si trova a combattere guerre decise da altri - e che magari non comprendono - solo eseguendo l'ordine di premere un grilletto. Non si può non essere comprensivi con il protagonista, il soldato Chris, anche se è un uomo che passa quel preciso limite che lo pone oltre il consesso sociale, quello dove si trovano gli assassini. Ma qual'è la differenza fra uccidere per aver eseguito un ordine e farlo perché si ritiene di aver subito un torto?


Soldati dello Zio Sam in Vietnam.


Una delle caratterizzazioni più reali di un "antagonista" per la serie della Kendall, di cui non posso dire altro per gli ovvi motivi anti-spoiler, specialmente a livello grafico, dove il bravo Steve Boraley (alla sua sedicesima storia per il personaggio, considerando anche i rari lavori fatti in team con altri artisti) riesce a dare nuove caratterizzazioni ai comprimari, fra cui lo stesso Chris Lamont, con volti inediti forse non solo per la serie di Julia ma in senso più ampio. Infatti, è consuetudine usare dei "tipi" facciali più o meno sempre uguali, tanto che un viso diverso salta subito all'occhio, senza scadere chiaramente nel grottesco o nel caricaturale. Diciamo che mi ha sorpreso vedere volti di persone normali come mi capita di incontrarne nella vita di tutti i giorni. Ho già parlato di quanto apprezzi le tavole a mezzatinta, per come conferiscono profondità ai disegni, e sinceramente trovo questa tecnica molto più intrigante e funzionale alla narrazione della colorazioni digitali di cui si fa sfoggio in altri ambiti (ben consapevole però che ci sono generi dove il colore rappresenta un elemento importante).


Julia n. 183, dicembre 2013. Disegno di Spadoni.
Julia 183
IL SODATO CHRIS
Dicembre 2013
Pagg.132 € 3,40
Soggetto: Giancarlo Berardi
Sceneggiatura: Giancarlo Berardi & Maurizio Mantero
Disegni: Steve Boraley
Copertina: Cristiano Spadoni


Antonio Russo

N.B. Trovate i link alle altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!

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