domenica 18 agosto 2013

IL FUGGITIVO. SAGUARO 14

di Filippo Pieri



Uno spunto narrativo usato in molti romanzi è quello di fare in modo che il protagonista venga duramente colpito dall’avversario e sembri sconfitto. In realtà è la sconfitta che precede la rinascita fino alla vittoria finale. Anche i fumetti non sono immuni da questo modus operandi. Pensiamo per esempio alla saga della Crisi sulle Terre Infinite della DC Comics, dove si cercò, fra il 1985 e il 1986, di mettere ordine nella complicata continuity supereroistica. Alla fine della miniserie gli eroi in costume della casa editrice furono ridefiniti - a partire da Batman, per il quale Frank Miller ideò la graphic novel Il ritorno del Cavaliere Oscuro che influenzerà negli anni a venire registi come Tim Burton e Christopher Nolan, e che ci mostrerà un eroe molto più cupo, emarginato e abbandonato. Solo allora, quando avrà toccato il fondo, l’eroe potrà risorgere e riposizionare le pedine sulla scacchiera in modo da ottenere la vittoria.


La cover della raccolta in volume di Crisis. © DC Comics


Il Dark Knight di Frank Miller. © DC Comics




Anche in Italia, quando alla fine degli anni Ottanta Zagor stava perdendo lettori (fenomeno che investì tutto il fumetto popolare del Belpaese), si parlò di un progetto simile, per ristrutturare lo Spirito con la Scure e farne una versione molto più dark - con il costume nero, la morte di Cico, etc. Fortunatamente Sergio Bonelli, papà ed editore del personaggio, non accettò l’idea; anzi, sembra che si alterò molto, anche con una fanzine che all’epoca pubblicò uno schizzo del nuovo, ipotetico carachter. Boselli prima e Burattini poi hanno dimostrato che si può rinnovare un personaggio senza snaturarlo.


Il Dark Zagor.




Anche Saguaro è in evoluzione. Adesso è un fuggitivo, ormai ex agente del FBI, e all’inizio dell’albo di luglio entra clandestinamente in Messico aiutato da Julio, il padre del piccolo Miguel (vedi, per un collegamento logico, la nostra precedente recensione).

Qui Thorn fa una cosa che personaggi storici della casa editrice milanese, come Tex, probabilmente non farebbero mai. Ammette di essersi sbagliato a giudicare Julio in maniera negativa, gli stringe la mano e gli propone di ripartire da lì con la loro amicizia.

Quest’atto, secondo noi, dà spessore al personaggio, che dimostra così di non essere infallibile e lo avvicina agli eroi più "moderni" della Bonelli - come Dylan Dog o Nathan Never. Julio accompagna Saguaro in un posto sicuro dove nascondersi, da Ignacio, il padre della sua ex compagna morta tragicamente anni prima. Qui Thorn gli chiede di tornare negli Stati Uniti e di indagare sull’unica traccia che ha per rintracciare Cobra Ray e dimostrare la sua innocenza, ovvero l’ex capitano Tony Sheffel. Thorn però non è il tipo da restare nascosto quando scopre che c’è qualcosa che non va. E quel qualcosa è la strada che stanno costruendo attraverso la sierra. Per farla, Campbell il capocantiere non esita a usare le maniere forti con chi non accetta di andarsene in cambio di pochi soldi. Finché un giorno non ci scappa il morto e per nascondere questo fatto alla compagnia, Campbell organizza una vera e propria caccia ai due testimoni. Saguaro riuscirà a far luce su questa torbida vicenda prima di essere costretto a fuggire di nuovo.


La copertina di Furnò per Saguaro 14, luglio 2013








Saguaro 14

FUGA SULLA SIERRA

Luglio 2013

Pagg. 100, Euro 2.90

Testi: Bruno Enna

Disegni: Italo Mattone

Rubriche: Gianmaria Contro

Copertina: Davide Furnò


Filippo Pieri

N.B. trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!

2 commenti:

  1. Questo "spunto narrativo" ultimamente è fin troppo abusato. Basta pensare all'ultimo 007 Skyfall, oppure Iron Man 3, oppure Star Trek - Into the Darkness...

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