sabato 27 aprile 2013

SOTTO UNA BUONA STELLA: IL MIO TEX & L'AUDACE BONELLI (ORA A ROMA)

di Francesco Manetti

Seppur con colpevole ritardo - rispetto alle date di pubblicazione - Dime Web non poteva mancare di segnalarvi due imperdibili opere giunte dal cosmo bonelliano.


La stella del Ranger e l'antonomasia "verger"

Un doveroso antefatto.



Tex e il sogno continua, Lo Scarabeo, 1994



Quasi due decenni fa, nell'aprile 1994, uscì per i tipi delle Edizioni d'Arte Lo Scarabeo il volume Tex e il sogno continua... Il sottotitolo strillato in copertina - uno straordinario libro di illustrazioni inedite dedicato all'intramontabile ranger - era oltremodo azzeccato. Si trattava infatti di un omaggio al personaggio di Galep e G. L. Bonelli: l'universo di Tex, le suggestioni narrative, gli autori. Il punto di forza del libro presentato da Sergio Bonelli, curato da Sergio Pignatone e scritto da Gianni Brunoro e Alberto Gedda erano però le numerose illustrazioni - tutte inedite - tratte dalla collezione privata di Giovanni Battista Verger, che figura giustamente come terzo autore dei testi in quanto i disegni nascevano da sue precise, dettagliate sceneggiature. Ecco dunque la cover di Ticci, l'interpretazione del n. 1 della collana operata da Muzzi, El Morisco nel suo studio di magia pensato da Capitanio, il deserto notturno di Fusco, la grande foresta tratteggiata da Marcello, un macabro ritrovamento con la complicità di Villa...


Cavalcando con Tex, Little Nemo, 1998/2000. Foto di Sandro Palmas, il super-esperto texiano del forum texwiller.


Passa il tempo... Dal 1998 al 2000, ben inserita nei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario di Aquila della Notte (e orgogliosa di fregiarsi con il logo appositamente creato), uscì la mastodontica impresa di Cavalcando con Tex, cinque volumi successivamente raccolti in cofanetto (e poi ristampati in un unico libro) scritti da Moreno Burattini, Francesco Manetti e Giovanni Battista Verger: tutte le storie della serie furono commentate (in 279 schede, dall'albo n. 1 al n. 455), agganciandosi al personaggio principale (buono o cattivo che fosse) di ogni avventura.  L'editore dell'impresa fu la Little Nemo di Sergio Pignatone. Le illustrazioni, oltre mille (!) e tutte originali, appartenevano anche in questo caso alla raccolta di Verger ed erano state tutte realizzate su sue precise indicazioni scritte. Le copertine furono realizzate da Villa, Muzzi, Fusco, Civitelli e Ticci e i tomi furono presentati da Sergio Bonelli, Decio Canzio, Alfredo Castelli, Mauro Boselli e Claudio Nizzi - riunendo così in un unicum il gotha del disegno e della scrittura texiana. Per quanto mi riguarda Cavalcando con Tex fu una sorta di mio splendido "canto del cigno", perché alcuni mesi dopo l'uscita del quinto libro mi ritirai - quasi completamente e per un decennio abbondante - dall'attività di critica fumettistica...



Fabio Civitelli in Brasile, presso la Mythos, nell'ottobre 2012.


Moreno Burattini, Sergio Pignatone, Fabio Civitelli e Roberto Diso in Brasile, ottobre 2012



Una sorta di ideale "trilogia" si è conclusa nel novembre 2010, quando è infine uscito Il mio Tex - La ballata del West di Civitelli e Verger, per i tipi della piemontese Little Nemo: ecco dunque tornare i due magici nomi - Verger e Pignatone, l'uno e l'altro sinonimo di collezionismo, arte e passione! Delle tre opere, questa del 2010, è la più particolare e sofisticata, una vera gioia per gli occhi. L'immagine regna sovrana. I testi, scritti da Moreno Burattini ispirandosi alle sceneggiature dello stesso Verger, sono niente meno che poesie, liriche altamente ispirate - e non semplici commenti alle illustrazioni. E stavolta l'artista è unico, l'aretino Fabio Civitelli, uno dei massimi interpreti del personaggio partorito graficamente da Galleppini. Vedere raccolti insieme un centinaio di quadri di uno stesso autore è qualcosa che va oltre l'immaginazione, soprattutto tenendo presente la cura con cui sono stati realizzati. Il volume parte con le riflessioni dei suoi autori, che raccontano la genesi dell'opera; particolarmente interessante l'intervista di Pignatone a Verger, dalla quale emerge la "filosofia" che sta dietro a questa lunga storia editoriale, iniziata nel 1994 e che molto probabilmente continuerà con Ticci. Penso che ben presto "verger", scritto con l'iniziale minuscola, diventerà un'antonomasia (come "perpetua", "cicerone", "baedeker"...), per indicare un libro sul fumetto dove il corredo iconogragfico è essenzialmente inedito e frutto di un serio lavoro anche testuale. Il mio Tex ha avuto una seconda edizione in brossura (dopo la prima tiratura in cartonato), con risvolti di copertina del tutto nuovi, in occasione dell'omonima mostra torinese organizzata nei locali della Little Nemo Art Gallery nel marzo 2011.


Nino Verger, the Great!



Marzo 2010, foto di Comicon. Sergio Bonelli presenta mostra e catalogo a Napoli.


La stella dell'editoria

In realtà il "colpevole ritardo" del quale parlavamo all'inizio del post potrà forse esserci perdonato con la seguente "attualizzazione"! Dal 20 aprile al 9 giugno 2013, nella cornice romana di Palazzo Incontro (via dei Prefetti 22), si terrà infatti la nuova edizione (arricchita con gli ultimi personaggi della SBE e con una retrospettiva su Alfredo Castelli) della mostra itinerante L'audace Bonelli - l'avventura del fumetto italiano, partita da Napoli nel marzo 2010, continuata a Lucca alla fine di quello stesso anno, spostata a Brindisi nel 2011... per poi toccare Salerno e Trieste. Il catalogo della manifestazione, dalla quale prende in prestito il titolo (e nel quale è arduo scegliere se "audace" va letto in minuscolo, come aggettivo qualificante la vita sicuramente avventurosa di G. L. Bonelli; oppure in maiuscolo, in riferimento alla prima testata della casa editrice milanese, per l'appunto l'Audace, del quale vengono in questo periodo ricordati i 70 anni), è curato da Comicon, prestigioso salone internazionale partenopeo del fumetto. Nelle pagine riccamente illustrate, attraverso i commenti e gli studi dei più noti critici fumettistici (Bono, Boschi, Brunoro, Burattini, Frediani, Gaspa, Raffaelli, Tamagnini, etc.), si racconta l'immaginifica storia editoriale custodita oggi in Via Buonarroti. Nel novembre 2011 il volume è stato proposto anche ai lettori del quotidiano La Repubblica e del settimanale L'Espresso, in edizione e prezzo popolari ed economici. Questa versione a larga tiratura è aggiornata a Shanghai Devil e - ahinoi!- alla tragica notizia della scomparsa del grande Sergio Bonelli.

Il mio Tex, Little Nemo, 2010/2011


Fabio Civitelli & Giovanni Battista Verger
IL MIO TEX - LA BALLATA DEL WEST DI CIVITELLI E VERGER
Little Nemo Editore
Marzo 2011
pagg. 218 - € 39,00
Disegni: Fabio Civitelli
Copertina: Fabio Civitelli
Testi: Moreno Burattini, Fabio Civitelli, Sergio Pignatone, Giovanni Battista Verger
Commenti alle immagini: Moreno Burattini
(dati riferiti alla seconda edizione in brossura)







AA.VV.
L'AUDACE BONELLI - L'AVVENTURA DEL FUMETTO ITALIANO
Comicon / Gruppo Editoriale L'Espresso
Novembre 2011
pagg. 252 - € 9,90
Copertina: Claudio Villa
(dati riferiti all'edizione Repubblica/Espresso)



Francesco Manetti

giovedì 25 aprile 2013

BRENDON CHIUDE, CHIAVEROTTI RADDOPPIA

Bonelli (sad) News

di Saverio Ceri

Non si tratta proprio di news, visto che sui forum la voce circola da qualche tempo, ma la famosa spia Harry Palmer ci conferma in un commento al precedente post di Dime Web che, purtroppo, Brendon chiude. 
Ora: non sappiamo chi si nasconda dietro al nickname dell'agente segreto, ma a quanto pare sembra ben informato. All'ipotesi di chiusura della serie questo ci dice l'anonimo Harry: 
Confermo. Il 100 di Brendon come da tradizione Bonelliana sarà a colori e di lunghezza doppia rispetto ad un albo regolare, probabilmente disegnato da Roi. I numeri precedenti, 98 e 99 chiuderanno le trame di continuity ancora aperte. Acciarino, Arduini, Ricciardi, Vitti e Maroto non fanno più parte dello staff (anche se di quest'ultimo c'è ancora un albo da pubblicare), mentre Franzella sta ancora disegnando un numero.La nuova serie di Chiaverotti partirà nel 2015 e sarà di fantascienza e lo staff dei disegnatori è in fase di allestimento, alcuni dovrebbero essere presi da Brendon. Ciao. 
Harry Palmer
Brendon, in un bell'acquerello di Giuseppe Franzella


Dando per buona la "soffiata", e per scontato che solo un velocista come Roi possa realizzare le 188 tavole da pubblicarsi tra poco più di un'anno e mezzo sul centesimo e ultimo numero della serie, speriamo almeno che i disegni del maestro del bianco-e-nero non vengano troppo deturpati dal colore, come succede puntualmente sulla Collezione Storica a Colori di Dylan Dog - targata Repubblica. Visto che fin dal suo esordio in Bonelli Corrado è stato assimilato al grande Dino Battaglia, non sarebbe male vederlo colorato con tinte acquerellate, alla Laura Battaglia. 
In ogni caso il commento di Harry ci conferma anche che, entro un anno dalla chiusura della sua prima serie, ritroveremo Claudio Chiaverotti al timone di una nuova avventura editoriale. E almeno questo è una buona notizia per tutti i fan dello sceneggiatore piemontese.  

Saverio Ceri

N.B. Trovate le altre novità di Via Buonarroti sulla pagina Bonelli News!

P.S. del 25 aprile 2014, un anno dopo. Questo brevissimo post di news, con la raccolta di voci riguardanti la fine di Brendon che allora circolavano sul web, si è rivelato profetico... Inoltre, è in assoluto il post più visto di Dime Web - con quasi 3500 visite alla data di questo post-scriptum!

P.P.S. il 17 ottobre 2014 è stata pubblicata sul sito bonelli la scheda dell'ultimo albo della saga. Contrarianente a quanto rivelato da Harry Palmer l'albo non sarà a colori. E' il primo caso di numero100 bonelliano non in quadricromia o il terzo se estendiamo la casistica agli albi centenari (dopo il Comandante Mark 200 e Il piccolo Ranger 200). In compenso sullo stesso numero 100 viene annunciato che Brendon ritornerà, prossimamente, in una serie di speciali a colori

mercoledì 24 aprile 2013

BRENDON: QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE (FORSE)

Diamo i numeri 25

di Saverio Ceri

Brendon 90, l'albo dei due traguardi. Cover di Massimo Rotundo


1998-2013. Brendon compie quindici anni. Il compleanno vero e proprio sarebbe a giugno, ma anticipiamo la ricorrenza di un paio di mesi per festeggiare altri due traguardi appena raggiunti dal personaggio; col numero 90, infatti, il cavaliere di ventura centra contemporaneamente due obiettivi. Innanzitutto si tratta del centesimo albo con protagonista l’eroe creato da Chiaverotti: oltre alle novanta uscite bimestrali, infatti, Brendon ha all’attivo dieci speciali annuali; inoltre lo stesso albo contiene la 10.000a tavola pubblicata dell’eroe del medioevo prossimo venturo - per la cronaca si tratta di pagina 38. Le diecimila tavole sono un traguardo anche per Claudio Chiaverotti che risulta essere, tra gli autori che hanno realizzato il 100% delle tavole di una serie, quello ad averne prodotte di più; ha superato da qualche tempo, infatti, Gino D’Antonio che si fermò a 7200 tavole con la sua Storia del West, e si trova con queste 10060 pagine (questo il numero preciso, oggi) sul secondo gradino di un podio bonelliano molto particolare. Riuscendo a coprire da solo, infatti, tutta la produzione brendoniana, Chiaverotti ha all’attivo quindi oltre diecimila tavole consecutive del solito personaggio. Solo uno scrittore può vantare nella storia della casa editrice un'ininterrotta “striscia positiva” migliore: ovviamente si tratta del mitico, e inarrivabile, Gianluigi Bonelli che vanta 22350 tavole circa consecutive di Tex, dall’esordio fino al n.183, quando il figlio Sergio, alias Guido Nolitta, giunse a dargli man forte al timone della collana. Con lo speciale di luglio, inoltre, Chiaverotti entrerà nella Top Ten degli sceneggiatori bonelliani più prolifici di tutti i tempi subentrando a Stefano Piani, fermo da tempo.

Recente immagine di Claudio Chiaverotti, creatore e unico sceneggiatore della serie (Foto di Moreno Burattini)

Ma veniamo agli altri numeri di questi tre lustri: 7 i copertinisti chiamati a realizzare l’illustrazione più importante dell’albo; ai due della serie regolare (Roi e Rotundo) vanno ad aggiungersi altri 5 colleghi disegnatori che hanno illustrato le cover degli speciali. Qui di seguito la lista completa in ordine di copertine realizzate.


Copertinista
Cover
Rotundo
48
Roi
45
Maroto
2
Spadavecchia
2
Acciarino
1
Ricciardi
1
Arduini
1

Aggiungendo ai sette disegnatori appena elencati altri dieci nomi, otteniamo la squadra completa degli illustratori che hanno contribuito a fare di Brendon il quattordicesimo personaggio Bonelli per tavole pubblicate; li riportiamo qui di seguito nel consueto ordine per quantità di pagine realizzate.


Disegnatore
Tavole
Maroto
1542
Rotundo
1166
Arduini
1006
Acciarino
912
Spadavecchia
884
Ricciardi
766
Franzella
752
Viglioglia
658
Roi
630
10°
Airaghi
470
11°
Fattori
376
12°
Simeoni E.
282
13°
Pugliese
193
14°
Vitti
188
15°
Talami
94
15°
Simeoni L.
94
17°
Corbetta
47

Guida la graduatoria, unico caso tra le serie lunghe bonelliane, un disegnatore straniero, Esteban Maroto, colonna portante della collana alla quale presta la propria matita fin dal numero 5. Si tratta dell’unico illustratore dello staff iniziale ad aver sempre collaborato, ininterrottamente, alla serie, tanto da trovare spazio sulle sue pagine in tredici dei quindici anni di vita della testata.
Sei tra i sette copertinisti occupano anche i primi sei posti della graduatoria; rimane fuori solo Corrado Roi, impegnato per anni con Dylan Dog, tanto da “abbandonare” il personaggio di Chiaverotti per tutto il primo decennio di questo nuovo millennio.
La collana del cavaliere di ventura si segnala anche per l’alta percentuale di esordienti: sulle sue pagine hanno mosso i primi passi in casa Bonelli ben otto disegnatori (sui diciassette pubblicati). Li trovate segnati in rosso nella graduatoria.    

Un'illustrazione "mignolesca" di Franzella, uno dei talentuosi esordienti sulle pagine di Brendon



Tre le disegnatrici chiamate a illustrare le sceneggiature di Chiaverotti: Arduini, Airaghi e Corbetta - autrici del 15,14% delle tavole della serie. Percentuale un po’ in calo rispetto a un paio di anni or sono, quando dedicammo la puntata di Diamo i numeri alle matite femminili di casa Bonelli, ma che mantiene Brendon tranquillamente nella Top 5 in quanto a “quote rosa”.
La proporzione si inverte se, una volta tanto, si dà un’occhiata alla graduatoria dei letteristi. Qui la fanno da padrone le donne, con quasi il 90% della produzione brendoniana. Solo Riboldi e Corda gli uomini chiamati in questi anni a riempire i balloon con i dialoghi concepiti da Chiaverotti. Segue la lista completa, in ordine di tavole letterate.


Letterista
Tavole
Bozzi
6732
Belletti
1006
Riboldi
564
Corda
470
Bendazzoli
376
Tuis R.
376
Pejrano V.
348
Sanfelice
188

Insomma, sono almeno quattro (anche se non sono matrimoni...), i motivi per gioire per i fan di Brendon: 100 albi, 10000 tavole, 15 anni, i record di tavole di Chiaverotti, ma... questo potrebbe non bastare.
Da qualche tempo si è diffusa la voce che la collana potrebbe chiudere i battenti col centesimo albo della serie regolare. Il funerale ipotetico del titolo sarebbe proprio per la testata di Brendon, quindi. Personalmente spero si tratti di una voce infondata, ma ci sono vari indizi che, purtroppo, fanno pensare che ci sia un fondo di verità. Innanzitutto il prezzo di copertina, da anni più alto rispetto alle altre collane: l’unica altra serie ad aver usato questo escamotage per abbassare il punto di pareggio, Magico Vento, ha salutato le edicole da tempo; poi l’annuncio del passaggio a Dampyr (per ora solo per un episodio) di Maroto, unico punto fermo della testata tra i disegnatori in tutti questi anni; infine la voce di corridoio che vorrebbe Chiaverotti impegnato in un nuovo progetto bonelliano. Considerando che, negli ultimi dieci anni, Claudio ha all’attivo una sola storie breve per Dylan Dog al di fuori del cosmo brendoniano, si può tranquillamente prevedere che qualsiasi nuovo “progetto” porterà via a Brendon il suo creatore.  Ovviamente potrebbero essere solo coincidenze, quindi per ora rinnoviamo gli auguri alla prima collana fantasy bonelliana, e vi diamo appuntamento alla prossima puntata.

Saverio Ceri

N.B. Trovate altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.