giovedì 21 marzo 2013

CRONOLOGIA RAGIONATA DELLA COLLANA "I PROTAGONISTI" - SESTA PARTE: WILD BILL HICKOK

di Francesco Manetti

Con questa nuova puntata della nostra cavalcata nelle praterie western albertarelliane - dedicata al gunman "Wild Bill" Hickok ci avviciniamo alla fine della serie, interrotta al n. 10 dall'improvvisa morte del suo grande autore.


I più celebri pistoleri del West calcano il palcoscenico! Da sinistra: Elisha Green, "Wild Bill" Hickok, "Buffalo" Bill Cody, "Texas" Jack Omohundro ed Eugene Omohundro (che somiglia in maniera impressionante al grade rocker e bluesman Frank Zappa).


L'onesto assassino

a) La storia

L'avventura prende l'avvio lungo i binari umanitari della "ferrovia sotterranea", in Illinois, nella Troy Grove del settembre 1851. James "Jim" Butler Hickok era nato 14 anni prima e già cominciava ad aiutare la famiglia, composta da fieri abolizionisti, nell'organizzare la fuga degli uomini di colore verso il Nord. Rimasto orfano del padre nel 1852, e svelto di mano e di fucile, si impegna in diversi lavori: conduttore di carri, operaio sul canale Illinois & Michingan, e così via. Nel 1855 il giovane JBH - in seguito a una scazzotata durante la quale si sfiorò il morto - si trasferisce nel Kansas. Qui milita sotto le insegne del Generale Jim Lane nel Free State Army: erano i Jayhawkers, guerriglieri in lotta contro gli schiavisti del Missouri. In seguito il Nostro diventa guida di convogli di rifornimenti nei Territori dello Utah per una compagnia affiliata alla Pony Express. E' in questo periodo che Hickok conosce il dodicenne scout dell'esercito Wlliam Cody, che più tardi sarebbe diventato noto come Buffalo Bill.


"Wild Bill" Hickok.



Abile nel seguire piste Hickok (che succesivamente fu anche scout di Custer) si occupò di recuperare madrie razziate dai Cheyenne; nel 1859, sulla via di Santa Fe con un carico di merci, James Hickock fu attaccato da un'orsa e ferito gravemente. Fu così trasferito nel Nebraska, nella sede di Rock Creek della compagni per cui lavorarva, alle dipendenze di Mc Canles, proprietario della locale stazione di posta. Siamo nel 1861... Uomo violento e aggressivo, Mc Canles fu la prima vittima accertata di Hickok - che da questo momento si vedrà affibbiare il soprannome di Wild Bill - in un regolare scontro a fuoco: è l'inizio della sua carriera di pistolero. Prosciolto dall'accusa di omicidio, avendo agito per legittima difesa, Hickok si presentò a Fort Leavenworth per arruolarsi come guida civile e la battaglia di Wilson Creek fu il suo battesimo del fuoco nella Guerra di Secessione, dalla parte dell'Unione. A partire dal 1862 Wild Bill è impegnato in azioni di spionaggio e controspionaggio per il Nord. E' durante una di queste imprese, volte soprattutto a liberare cittadini fatti prigionieri dei Confederati, che conosce Susan Moore, la sua prima compagna di vita. Il 21 luglio 1865, a Springfield nel Missouri, Jim Hickok ebbe un diverbio per questioni di poker con Davis Tutt (inoltre, era da lui sospettato di essere amante di Susan) e lo uccise: anche stavolta, essendo stato il duello del tutto regolare, fu prosciolto da ogni accusa. Wild Bill, in seguito a questo scontro e grazie a un'intervista rilasciata alla Harper's New Monthly Magazine, divenne celebre in tutta America.


"Buffalo" Bill Cody, grande amico di Hickok.



Nel 1866 fu nominato Marshal nel Kansas e partecipò ad alcune indagini con il vecchio amico William "Buffalo Bill" Cody diventato anche lui uomo di legge. Un'altra intervista, stavolta per il Missouri Democrat, accrebbe notevolmente il mito e la fama di Wild Bill: di lui si cominciò a dire che avesse ucciso un centinaio di uomini in duello - anche dieci alla volta! Nel 1868 Jim è in Colorado, sul luogo del massacro di Chivington, avvenuto nel 1864: in uno scontro con i Cheyenne rischiò di perdere la gamba per un grave ferita. L'anno successivo Hickok diventa sceriffo della Contea di Ellis e nelle strade polverose  e malfamate di Hays City opera come un severo castigamatti - arrivando a crivellare persino due soldati del Settimo Cavalleggeri. Nel 1871 Wild Bill è nominato Marshal di Abilene: l'ennesimo scontro a fuoco, che vide stavolta la fine di Phil Coe - proprietario di un saloon molto chiacchierato, il Bull Head, sulla cui insegna spiccava un toro con un vistoso pene eretto (e sul doppio significato del termine head non è il caso di dilungarsi...) - costrinse il nostro a ritirarsi per un po' nell'ombra. Nel 1873 diventa uomo di spettacolo, in rappresentazioni teatrali sulla Frontiera, grazie agli amici Buffalo Bill e "Texas" Jack Omohundro. A New York City fu celebre, oltre che per la sua pessima vena d'attore, per risse e scazzotate. Nel 1874 Hickok lascia la compagnia e si impegna a fondo sui tavolo da gioco di Cheyenne, sfoggiando un vistoso paio di occhiali scuri, per colpa di un fastidioso glaucoma.


"Calamity" Jane Cannary, in posa da "maschiaccio". La donna - come lei stessa narrò in un'autobiografia - ebbe una relazione con "Wild" Bill.

La "mano del morto" a poker.



Due anni dopo sposa la cavallerizza Agnes Lake e, abbandonandola per unirsi a un convoglio di cercatori d'oro per il South Dakota, conosce un altro mito del West, la scout Martha "Calamity" Jane Cannary, con cui - forse - ebbe un coinvolgimento amoroso. E' l'ultima impresa di Wild Bill: a Deadwood sulle Colline Nere, durante una partita a poker, Jack "Broken Nose" McCall, gli spara alla nuca, freddandolo sul colpo. Le carte che reggeva Wild Bill al momento della dipartita (una doppia coppia di otto neri e assi neri, probabilmente con un jack di quadri) saranno da quel momento in poi soprannominate dead man's hand (anche se il collegamento con Hickok verrà fatto a posteriori, nel XX secolo addirittura). I motivi dell'uccisione non furono mai chiariti (forse si trattò di una vendetta...) e McCall fu condannato all'impiccagione. "Wild" Bill fu sepolto a Deadwood.



La prima tomba di Hickok, nello Ingelside Cemetery di Deadwood.



L'attuale luogo di sepoltura del pistolero, nel Mount Moriah Cemetery, a Deadwood, dove riposano anche "Calamity" Jane e altre celebri figure della Frontiera.



b) Le rubriche: curiosità e commenti

Il primo articolo che appare nell'albo, L'onesto assassino, viene riservato alla figura di "Wild Bill" Hickok e al perché - nonostante l'indigestione di piombo che procurò a tanti suoi avversari in duello - sia sempre stato considerato nella fiction e nelle biografie statunitensi un eroe della Frontiera, un personaggio positivo. La risposta data da Albertarelli è semplice: l'efficenza e l'onestà nei combattimenti. Il "nemico" viene sempre affrontato a viso aperto e mai aggredito alle spalle. Se si escludono - come commenta il grande Rino a metà strada tra l'amaro e l'ironico - confederati e messicani... Arrichisce l'intervento la consueta bibliografia, forte di ben 20 volumi in lingua originale.


La pistola preferita da Wild Bill: la Colt Navy.



La tecnica e la meccanica dell'omicidio cavalleresco, pezzo che chiude il settimo numero della collana è invece dedicato ai modi di estrarre il revolver in combattimento, con una critica nemmeno tanto velata (a partire dal titolo) all'uso troppo disinvolto delle armi da fuoco sotto le Stelle-e-strisce, ieri come oggi (quando il dibattito, dopo le continue sanguinarie incursioni nelle scuole di pazzi sparatori, non verte sulla restrizione del porto e della detenzione di ogni simile strumento, ma solo su un eventuale giro di vita riguardante i fucili d'assalot - quelli tipo l'M16 o l'AK47, per intenderci).


Copertina della Collana I Protagonisti n. 7, marzo 1975.



I Protagonisti 7
WILD BILL HICKOK
Marzo 1975
pag. 108, £ 800
Testi: Rino Albertarelli
Disegni: Rino Albertarelli
Frontespizio: Rino Albertarelli
Copertina: Rino Albertarelli
Rubriche: Rino Albertarelli
Direttore responsabile: Sergio Bonelli
Casa editrice: Daim Press
3a copertina: elenco degli arretrati
4a copertina: pubblicità del n. 8


Francesco Manetti

P.S. Trovate i link a tutti gli altri post dedicati alla Collana I Protagonisti sulla pagina delle Cronologie!

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